Milan, il mercato non decolla: primi problemi per Inzaghi
Fonte: di Raimondo de Magistris per TMW
Juan Iturbe a un passo dalla Juventus, Alessio Cerci al centro di un'asta internazionale. Rischiano di sfumare uno dopo l'altro gli obiettivi di mercato del Milan che può fare mercato e regalare l'acquisto da cartolina a Filippo Inzaghi solo dopo aver definito le cessioni più ingombranti. Il nuovo allenatore rossonero aveva individuato nei calciatori di Hellas Verona e Torino due tasselli perfetti per il suo 4-3-3, ma fin da subito s'è dovuto scontrare con ostacoli che non permettono di accelerare in sede di trattativa. Serve, infatti, prima snellire il monte-ingaggi, cedere quei calciatori che guadagnano tanto e non rientrano nei piani del nuovo allenatore per lasciare spazio (e liberare risorse economiche) ai volti nuovi.
Il riferimento è a Robinho, ma non solo. Il brasiliano spinge per il trasferimento in Major League Soccer e lo stesso Galliani ha fatto pubblicamente il punto sulla trattativa in occasione della presentazione di Menez: "C'è in corso una trattativa tra noi e l'Orlando City. Siamo ancora un po' lontani dalla chiusura, quindi non sarà una cosa imminente".
Situazione diversa per Mario Balotelli, altro calciatore col cartello 'Vendesi' cucito sul petto. In questo caso, però, non sono arrivate offerte dopo un Mondiale che ha svalutato un cartellino adesso difficilmente stimabile. Il Milan, che prima delle gare in Brasile sperava di cederlo per 25 mln, adesso sa che difficilmente andrà via anche per 20. E sa che all'orizzonte non ci sono club con cui trattare.
Ecco perché in entrata è tutto fermo: una situazione preoccupante per Inzaghi, consapevole che a un mese e mezzo dall'inizio della stagione molto è ancora da fare.