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Milan, due opzioni per il sostituto di Kjaer. Intanto, Romagnoli deve confermarsi

di Antonello Gioia

L'eliminazione dalla Champions League e lo stop ufficiale al cammino europeo per questa stagione senza passare neanche dall'Europa League cambierà leggermente le strategie di mercato rossonere per la sessione di gennaio. Per l'attaccante, infatti, se ne dovrebbe riparlare eventualmente solo a giugno, mentre per quanto riguarda il difensore centrale restano valide, con qualche sfumatura differente, le opzioni già avanzate nel post operazione di Kjaer.

Due strategie e alcuni nomi
Acquistare un giocatore a titolo definitivo con tutti i rischi del caso oppure provare la strada del prestito più un eventuale diritto o obbligo di riscatto? Molto dipenderà - anche e soprattutto - dal budget che il fondo Elliott deciderà di destinare al calciomercato, ma una cosa è certa: Maldini e Massara sono già al lavoro da giorni per regalare a Pioli la giusta pedina; Milenkovic della Fiorentina e Christensen del Chelsea sono nomi che piacciono, così come quello di Bremer del Torino, ma più per giugno. 

Romagnoli cerca continuità
Tutto sarà fatto con l'estrema lucidità e oculatezza del caso. Intanto, però, la squadra dovrà trovare risposte convincenti dai difensori attualmente in rosa. Accanto all'intoccabile Tomori, il posto di Kjaer è stato preso da Romagnoli; contro il Liverpool, il capitano rossonero ha disputato una buona gara, attenta e concentrata, ma il suo difetto maggiore è sempre stata la continuità: sarà importantissimo che il numero 13 si confermi ad alti livelli nelle ultime tre gare che restano (Udinese, Napoli ed Empoli) prima che dal mercato arrivi il giusto rinforzo. A titolo definito o in prestito che sia.


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