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La Joya che fa impazzire Inter, Milan e Napoli

di Antonio Vitiello
Fonte: di Andrea Losapio per tmw

L'erede di Alexis Sanchez. Anzi, no, è ancora meglio del Nino Maravilla. Stando a sentire il presidente della Universidad de Chile, Federico Valdes, il nuevo craque del calcio sudamericano non è nessun altro che Eduardo Vargas, El Genio Azul. Il nome, per gli amanti del fùtbol - spola tra Libertadores e Copa Sudamericana - non è certamente nuovo, con gli osservatori che stropicciano gli occhi ogni qual volta che vedono in campo il gioiellino di Santiago.
La sua storia è di quelle da raccontare. Entra nelle giovanili prima dell'Universidad Catolica, poi del Palestino, ma non gioca sempre. Non perché non sia un baby fenomeno, ma perché è lontano da dove abita. Quanti di noi si sono lamentati di non aver potuto giocare ad alto livello perché gli spostamenti erano proibitivi? Per Eduardo Vargas tutto questo è veramente un problema. Poi arriva la tv: nel 2005, a 16 anni, partecipa a un reality patrocinato dall'Adidas. C'è anche Felipe Seymour del Genoa. Ma non è il trampolino di lancio definitivo, il quale arriva grazie all'allenatore Osvaldo Hurtado - 38 gare con la nazionale cilena, da attaccante - che lo consiglia al Cobreloa.
Già, proprio l'ex club di Alexis Sanchez - oramai al Colo Colo via Udinese - dove viene promosso pressoché subito in prima squadra. Servono due anni per vedere il suo primo gol ufficiale, nel 2008, mentre nel 2010 viene ceduto (nel mercato di gennaio) all'Universidad de Chile. 700 mila dollari subito per il 40% del cartellino, poi altri 625 a gennaio di un anno fa, per il 25%. Totale: 65% del cartellino per una cifra vicina al milione di euro. Dov'è il resto non è dato sapersi.
In ogni caso il 2011 è l'anno della consacrazione definitiva, grazie anche all'allenatore Jorge Sampaoli: ritorna al suo ruolo naturale - dopo che nel 2010 Gerardo Pelusso lo utilizzava come centrocampista -, quello di seconda punta o di esterno offensivo sulla destra. Miglior giocatore del campionato cileno, ha guadagnato con l'Universidad l'accesso alla finale di Copa Sudamericana. Assomiglia molto a Lavezzi. Volete referenze altolocate? Ronaldinho, col suo Flamengo, è affondato sotto i colpi di Vargas. Dedé, eliminato in semifinale col Vasco, ha pianto lacrime amare, pur essendo un obiettivo per mezz'Europa. O Casillas, saltato come un paletto in occasione di Spagna-Cile, amichevole di inizio settembre.
Un talento cristallino, che ha appena compiuto 22 anni il 20 novembre scorso, esploso nel giro di un'Apertura e con enormi potenzialità di crescita. Il Siviglia e il Galatasaray si sono mosse per prime dai blocchi, ma il sodalizio cileno ha già rifiutato un'offerta di 5 milioni di dollari dallo Spartak Mosca, intenzionato a ricoprirlo di rubli. Le italiane hanno udito lo start e sono balzate presto nel gruppone: l'Inter ha confermato, con Branca, di seguire con attenzione il giocatore, mentre il Napoli ha mandato Maurizio Micheli - uno degli osservatori partenopei - a visionarlo nella Sudamericana. Poi c'è il Milan, per ammissione dello stesso agente del calciatore, che però in quella zona del campo sta trattando sia Tevez che Maxi Lopez. La cifra si è impennata fino agli 8 milioni di euro attuali, con Federico Valdes che gioca al rialzo ben sapendo di avere una Joya fra le mani. Ma non chiamatelo erede di Alexis Sanchez.


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