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Il ruolo di Maxi

di Matteo Calcagni

Il Milan desidera, cerca e trova Carlitos Tevez: l'intesa col Manchester City è ancora da strutturare, ma la volontà dell'argentino (ed un accordo economico già consolidato) rendono il tutto molto più agevole. I Citizens devono liberarsi dell'Apache alla svelta, come dichiarato senza mezze misure dal tecnico/manager Roberto Mancini: "Dobbiamo cederlo, non possiamo fare altrimenti". Un assist a porta vuota per Adriano Galliani che, una volta agganciata la preda, non è solito mollare la morsa, anzi... In tutto questo, però, bisogna capire il vero ruolo di Maxi Lopez. L'accordo col Catania è già stato trovato, con annesse cifre ed opzioni per il futuro: il giocatore verrebbe di corsa in rossonero e, in tal senso, ha già più volte ribadito la sua posizione. Spiccano anche le recenti parole di Lo Monaco che, dopo tanta prudenza, si è un po' lasciato andare: "C'è un'intesa di massima con il Milan, dobbiamo solo definire la settimana per chiudere l'affare". Dichiarazioni importanti, significative, che fanno capire come l'argentino ex Barça non sia una semplice alternativa. Tevez+Lopez si può e questo doppio tavolo ne è la testimonianza: difficilmente gli etnei starebbero ai comodi del Diavolo senza precise garanzie, così come è evidente che Tevez non sia un semplice sogno di "mezzo autunno". Per inserire questa spruzzata di tango, tuttavia, sono necessarie inevitabili cessioni: Inzaghi ed El Shaarawy, sotto questo punto di vista, potrebbero quindi lasciare il Milan; il primo in via definitiva, il secondo solo temporaneamente. Maxi sarebbe utile soprattutto in Champions League dove, data l'impossibilità di schierare Tevez, Allegri si ritroverebbe solamente con Ibra, Pato e Robinho. Il mix tango-samba, invocato da Galliani, sembra sempre più prossimo alla realizzazione.


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