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Il Milan non cambia: anche in estate spazio alla strategia Tevez

di Antonio Vitiello - twitter: @AntoVitiello
Fonte: articolo di Raimondo De Magistris per TMW

Sogni di gloria e di grandi attaccanti. Perché, in fondo, il mercato che interessa di più ai tifosi è sempre quello dei centravanti, di quei calciatori che possono far svoltare e trascinare la squadra. E' così che la Juventus tratta van Persie per il presente e Mattia Destro per il futuro. L'Inter s'è già accaparrata Palacio e pensa a nuovi innesti in avanti dopo le cessioni. Il Napoli lavora per il dopo Lavezzi e le romane sono alle prese con un mercato tutto in divenire

Quale l'unica eccezione tra i top club nostrani? Il Milan, ovviamente. L'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani proprio poche settimane fa ha parlato del reparto avanzato e ha giustificato il mancato riscatto dell'argentino Maxi Lopez in questo modo:  "Se nessuno parte, nessuno arriva. Cinque attaccanti ci sono e restano. Al momento, pur essendo molto contenti di lui, Maxi Lopez non può essere riscattato". Cestinato quindi il milione e 500mila euro di euro di prestito oneroso pagato solo sei mesi fa in nome di un reparto avanzato che ha bisogno del suo equilibrio.

Pato, Ibrahimovic, Robinho, Cassano ed El Shaarawy, con quest'ultimo che nello scorso campionato ha dimostrato di poter dare un aiuto importante a Massimiliano Allegri, nonostante la giovane età. Le parole di Galliani sono di quelle che pongono un out/out preciso: c'è da fidarsi, ma non fino in fondo. Impossibile ipotizzare un Milan con a disposizione più di cinque punte. A gennaio l'innesto di Maxi Lopez fu dettato dalle martoriate stagioni di Cassano e Pato, ora perfettamente ristabiliti.

Non è impossibile, però, ipotizzare un Milan che possa dare l'assalto a un nuovo attaccante a fine agosto, periodo di mercato preferito da Adriano Galliani. La necessità, casomai, è prima quella di ascoltare le varie offerte per gli attaccante in rosa. El Shaarawy è incedibile a qualsiasi cifra. Ibrahimovic e Cassano potrebbero andar via solo dinanzi a offerte folli che - fino a questo momento - non sono arrivate. Pato proprio in giornata ha annunciato che intende rispettare il suo contratto fino a giugno 2014, mentre per Robinho il Milan è pronto a vagliare tutte le offerte. L'ex City - arrivato due estati fa pochi giorni dopo Zlatan Ibrahimovic - non è ritenuto fondamentale da Massimiliano Allegri e la dirigenza lo sa bene. A lui pensa il Santos ma, soprattutto il Malaga, la squadra dello sceicco Al Thani alle prese con un'importante campagna di rafforzamento dopo l'accesso ai preliminari della prossima Champions League.

Galliani è tutt'orecchi. E' pronto a dar via Robinho per poi cominciare a trattare l'acquisto di un altro attaccante. In arrivo un centravanti solo dopo la cessione di un altro calciatore offensivo, proprio come doveva accadere a gennaio quando l'acquisto di Tevez doveva essere portato avanti in concomitanza con la cessione di Pato. Solo in questo modo il mercato del Milan può assumere una fisionomia diversa da quella decisamente troppo modesta di quello attuale. Ora, però, è il momento dell'attesa. E delle cessioni.


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