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D'Amico: "Thiago e Ibra potrebbero tornare sul mercato, Gattuso rientrerà al Milan, su Maxi Lopez e Ganz jr..."

di Enrico Ferrazzi

Andrea D’Amico, ospite di Carlo Laudisa a Calciomarket su GazzettaTV, ha parlato delle possibili partenze di Thiago Silva e Ibrahimovic, dell’esperienza in Svizzera di Gattuso e del futuro di Maxi Lopez: “E’ un nuovo corso del calcio italiano,la bravura dei dirigenti italiani è quello di ottimizzare le entrate in funzione anche delle uscite, cioè vendere a molto quelli che sono i prezzi più pregiati e rimpiazzarli con giocatori che permettono anche di abbassare il monte-stipendi. Quindi di fronte ad una grande offerta Thiago Silva e Ibra potrebbero tornare sul mercato. Se dovesse partire lo svedese, un giocatore di peso come Dzeko potrebbe sostituirlo, Tevez invece potrebbe trovare al Milan giocatori simili a lui come Cassano e Robinho. Io non escludo neanche che possa partire il brasiliano se arriva un’offerta giusta. Gattuso? Sta molto bene al Sion, ha fatto questa scelta per trovare nuovi stimoli. Ha scelto una squadra con tante ambizioni che vuole vincere il campionato. Rino comunque lo vedremo sicuramente ancora al Milan, dopo 13 anni a Milanello non ha voluto prendere in considerazione nessuna offerta di altre squadre italiane. Ha firmato per due anni, ma il suo desiderio è di tornare al Milan, anche se non si sa ancora con quale ruolo. Maxi Lopez? Interessa a diverse squadra come Samp e Torino, ma ci sono anche società straniere su di lui. Nel Milan ha giocato poco, ma ha comunque lasciato un bel ricordo. Nelle prossime ore si saprà qualcosa di più di questa vicenda”. D’Amico ha poi spiegato anche la situazione di Simone Andrea Ganz, attaccante della Primavera del Milan che ieri ha segnato il primo gol della nuova stagione: “Stiamo valutando una serie di offerte e al momento opportuno prenderemo la decisione migliore per il ragazzo. Bari e Pro Vercelli sono due progetti diversi, perché comunque Bari è una piazza importante anche se ultimamente ha avuto problemi extra-calcistici. Quando i giovani vanno via devono avere l’opportunità di giocare e quindi di crescere”.


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