Abatantuono: ''Pato e Thiago? Una volta i giocatori prima di parlare pensavano...''
Nell'ormai consueto appuntamento con la rubrica ''Gli Europeoni'' di Diego Abatantuono e Luca Serafini, Diego, tifosissimo rossonero nella puntata odierna tocca numerose questioni riguardanti il Milan. Thiago Silva: ''Una volta le cose uscivano centellinate dallo spogliatoio e la società faceva filtro. Adesso assomigliamo alle altre società in queste cose. Comunque era evidente che Thiago, avendo rifiutato un'offerta economica del genere, chiedesse un ritocco economico. Il Milan può tenere duro e fare rispettare il contratto, ma rovinare il rapporto con il calciatore oppure concedergli il tanto desiderato aumento d'ingaggio''. Pato e Kaká:'’ Per Pato è esattamente lo stesso discorso di Thiago. Una volta prima di parlare i giocatori pensavano, adesso sparano cose che non hanno molto senso. Il problema del Milan è che prima c’erano persone di altro spessore. Per quello quando si parla di Kaká al Milan sono contento perchè il brasiliano, al di là del discorso economico, è una persona di qualità morali, intellettive. Magari Kaká torna come lo abbiamo lasciato, le ultime volte che l'ho visto in Spagna l’ho visto bene''.
Flamini: ''Il Milan l'ha preso perché era un ottimo giocatore. Non era stato pagato niente come cartellino però ha sottoscritto un contratto di una discreta cifra. Secondo me, da tifoso, quando giocava non era straordinario ma non era per niente male. Ma io, tra avere Flamini e non avere Flamini, non sapendo quello che mi capita, mi tengo il francese''. Stadio: ''E' una questione di crisi globale, non mancanza di feeling. Ci sono tante spese legate allo stadio, ci sono tremila problemi. Bisogna prendere esempio dalla Juve. La società bianconera ha fatto un'ottima operazione, stadio più piccolo ma sempre pieno. E' lo stesso discorso nello spettacolo: Meglio avere un cinema da 100 posti sempre pieno, piuttosto che 1000 posti sempre vuoto''.