Derby, un'occasione da non perdere

Derby, un'occasione da non perdereMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 23 novembre 2014, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
E' arrivato il momento della stracittadina, la sfida più importante del campionato per un Milan ancora alla ricerca di un'identità precisa ma che vuole dare una soddisfazione ai suoi tifosi, nonostante i tanti problemi.

Dopo una vigilia fra le più lunghe che si ricordino (due settimane abbondanti, visto che l'ultima partita dei rossoneri è stata a Genova sabato 8 novembre), è finalmente arrivato il momento del derby, la sfida più attesa, quella che divide e coinvolge un'intera città ed è la più sentita dalle due tifoserie. In una stagione in cui il Milan non si esibisce sul palcoscenico europeo e, purtroppo, non può ambire a raggiungere particolari traguardi (come lo scudetto) una partita come il derby assume ancor più valore e importanza e si può davvero parlare di sfida più importante del campionato e della stagione. Un esame duro, significativo e decisivo per Inzaghi e i suoi ragazzi, che devono mantenere nell'occasione più importante la promessa fatta a inizio stagione, ovvero di mettercela tutta in ogni partita, di dare l'anima e di venire eventualmente sconfitti solo da squadre tecnicamente più forti ma non più motivate. Questa, infatti, è la classica partita in cui le motivazioni vengono automaticamente e non c'è bisogno di particolari discorsi per caricare i giocatori; Inzaghi sa benissimo cosa si aspettano i tifosi rossoneri, perchè li conosce alla perfezione e di partite come questa ne ha disputate (e vinte) molte da giocatore: ovviamente la vittoria sarebbe molto gradita, anche perchè verrebbe dopo quattro partite senza conquistare i tre punti, ma la cosa più importante è sicuramente vedere in campo giocatori che onorano la maglia e lottano dal primo all'ultimo minuto, rappresentando al meglio i tifosi che, sugli spalti, soffriranno, assaliti dall'ansia e dalla tensione che solo questa sfida sanno trasmettere.

In questa pausa per gli impegni delle nazionali c'è stato un'importante novità in casa dei rivali, ovvero il cambio di allenatore: sulla panchina dell'Inter non c'è più Mazzarri ma Mancini e questa notizia è stata accolta con tanta, forse troppa apprensione in casa rossonera; non vorrei che potesse diventare un facile alibi, ma molti, a partire da Galliani e Inzaghi hanno sottolineato questo fatto quasi fosse una disgrazia. E' innegabile che il cambio di guida tecnica porti a una scossa per tutto l'ambiente, soprattutto nelle prima partita, ma bisogna cercare di non pensarci e provare a pensare solo a come vincere una sfida che sarà dura, tesa, equilibrata e magari decisa da un episodio e conquistata da chi saprà tenere i nervi più saldi e la giocherà con maggiore convinzione. Purtroppo nel Milan ci sono anche molti problemi di formazione: una difesa che già al completo traballa e non è certo impermeabile sarà priva di Abate e Alex e la contemporanea squalifica di Bonera e la completa sfiducia in Armero (ma perchè è stato preso?), costringono Inzaghi a scelte fantasiose come Rami terzino destro; inoltre c'è la grave assenza di De Jong, che priva Inzaghi del perno del centrocampo, uno dei leader emotivi della squadra, un idolo dei tifosi nonchè match-winner dell'ultimo derby disputato; la buona notizia è il ritorno fra i convocati di Montolivo, recuperato ma destinato alla panchina, anche se la tentazione per Inzaghi di schierarlo dall'inizio è stata forte a detta dello stesso tecnico; e poi speriamo che l'aria del derby ispiri Torres, che ha già segnato dieci reti nelle stracittadine di Madrid e Liverpool, oltre ad aver siglato il gol vincente nell'ultima partita europea di Mancini sulla panchina dell'Inter (Inter-Liverpool 0-1), perchè il Milan ha bisogno anche dei suoi gol per tornare a vincere. Tornando alle tante assenze in casa rossonera, queste non devono diventare alibi, anche se impoveriranno la squadra: in partite come questa non conta tanto chi scende in campo, ma come si scende in campo e chi sostituirà gli assenti dovrà avere una doppia motivazione per far bene; servono i classici undici leoni, che sappiano gettare il cuore oltre l'ostacolo e giocare con grinta e intensità. 

Inzaghi potrà finalmente vedere San Siro pieno come auspica a ogni vigilia e come è accaduto solo nell'altro big-match contro la Juventus, ma sicuramente anche in quest'occasione non ci sarà un pienone di soli tifosi rossoneri: come è già stato fatto notare da addetti ai lavori e dagli stessi tifosi, capita ormai a ogni partita "di cartello" che San Siro sia pieno di tifosi ospiti in ogni settore e non solo in quello a loro riservato; ciò per la particolare modalità di vendita scelta dalla società rossonera, che alla fine apre alla vendita libera e, quindi, permette anche ai tifosi dell'altra squadra di acquistare biglietti in ogni settore. A parziale discolpa della società bisogna dire che ciò avviene anche perchè nei periodi di vendita che il Milan riserva ai propri tifosi fidelizzati, molti biglietti rimangono invenduti e, quindi, è quasi "necessario" provare a venderli anche alla "concorrenza" per riempire almeno nelle partite più affascinanti uno stadio che è sempre squallidamente mezzo vuoto. Nella stagione dell'ultimo scudetto rossonero, infatti, il Milan proprio nel derby mise in vendita tutti i biglietti ai soli possessori della tessera del tifoso e lo stadio si riempì di tifosi rossoneri, poi il progressivo distacco e disamore dei tifosi nei confronti di un Milan sempre meno competitivo e più dimesso non permise più certe "politiche" di vendita dei biglietti. Ecco perchè questo derby è un'occasione da non perdere anche e soprattutto dal punto di vista del rapporto fra squadra e tifosi; la vittoria è importante, ma ancora più importante è convincere il popolo rossonero a tornare ad amare e sostenere la squadra, non dal caldo e comodo divano di casa, ma dal freddo e scomodo seggiolino, dove però la partita la vivi più che vederla e se poi si tratta di un derby diventa un'esperienza unica e indimenticabile. Nessuna televisione può trasmetterti le sensazioni e le emozioni che vivi prima, durante e dopo un derby; nessuna telecamera può farti sentire protagonista dello spettacolo come quando sei sugli spalti, non senti più nemmeno il freddo, hai i crampi allo stomaco per la tensione e desideri solo di poter esultare come un pazzo alla fine dei novanta minuti per una vittoria che per una notte, per tutta le settimana seguente, ma addirittura fino al derby successivo ti fa sentire il padrone di Milano. Il derby è una partita in cui la classifica non conta, il resto della giornata non conta, nulla conta, se non vincere in campo e sugli spalti, ovvero nel classico derby del tifo che va in scena con cori, sfottò e spettacolari coreografie.

Il derby di Milano ha ancora più fascino rispetto ad altre stracittadine perchè si svolge in un clima particolare e ideale, visto che le due tifoserie si mischiano senza problemi prima e dopo la partita, fuori e dentro lo stadio grazie a un patto di non belligeranza deciso dalle due curve ormai una trentina di anni fa e che ha resistito anche nelle occasioni più ricche di tensione come i famosi derby di Champions League o quando c'era in palio uno scudetto. Si può tranquillamente affermare che dal punto di vista dell'ordine pubblico si tratti del derby più tranquillo d'Italia se non addirittura dell'intero mondo calcistico e questo è un vanto per Milano e per i suoi tifosi, che permette di vivere con grande rivalità, ma senza violenza una partita davvero speciale, seppur molto sentita. Lo dimostra anche il fatto che la Questura ha voluto fare uno strappo alla regola, o meglio alla legge, che vieta i tamburi allo stadio dal 2007 e ha permesso di reintrodurre in occasione di questo derby nelle due curve questi "strumenti", che aiuteranno a rendere l'atmosfera speciale e ancor più simile a quella di tanti derby del passato. E così anche questa volta si rinnoverà la magia del derby, al di là della classifica non esaltante per entrambe le squadre, senza pensare a problemi di gioco, di formazione o quant'altro. Ci si sfiderà sugli spalti a suon di coreografie e in campo con il massimo impegno, in una partita in cui non ci sono favoriti e i pronostici vengono prontamente smentiti, perchè il derby è una partita speciale, particolare, unica, dal fascino incomparabile. Per il Milan si tratta anche di un'occasione da non perdere in tutti i sensi: una vittoria può permettere di rinascere e di lasciarsi alle spalle un periodo negativo con quattro partite senza vittorie e, come già detto, può far riesplodere l'amore dei tifosi e trascinare nuovamente il popolo rossonero allo stadio anche in altre occasioni, perchè il derby è il derby...basta la parola per infiammare un'intera città, far trepidare due tifoserie e far vivere emozioni uniche e speciali che nessun'altra sfida sa offrirti.