Toccato il fondo

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domenica 3 dicembre 2017, 17:07Primo Piano
di Daniele Castagna

Probabilmente nemmeno il premio Oscar Charlie Kaufman sarebbe riuscito a scrivere una sceneggiatura tanto contorta quanto beffarda. Passato l’uragano Benevento-Milan serve far chiarezza, in un momento in cui la lucidità fatica ad accettare quello che la realtà propone. Una delle peggiori squadre di sempre in Serie A (per numeri, statistiche e record negativi battuti), pareggia al 95’ contro il Milan. Regalandosi il primo storico punto. Dopo 14 sconfitte consecutive. Con un’incornata in torsione del portiere. Serve riscriverlo scandendolo bene, del portiere Brignoli. Sì, avete letto bene ed è tutto tremendamente corretto. La Strega si fa beffe di un Diavolo apparso più malato che mai, ben lontano dal tornare ad incutere paura. 

LA CHIAVE DI BENEVENTO-MILAN - Ci sono partite destinate ad entrare nella storia dei club, il 3 dicembre 2017 sarà una pagina nera. Per rilevanza, attenzione mediatica ed unicità del caso, pochi negli anni a venire dimenticheranno la trasferta campana. Ma quali sono i fattori scatenanti che hanno prodotto il pari? La risposta sta nella difficoltà rossonera nel proporre una qualsivoglia idea di gioco, rintanandosi nel pallone lungo e con la speranza che qualcuno inventi qualcosa. Come il primo gol, ad esempio, dove è il solo Kessie a crederci e a lanciarsi oltre le linee beneventane, disegnando poi una traiettoria morbida a scodella in area nemica. Ma oltre le difficoltà tecniche, la seguente è una rosa profondamente impantanata in deficit mentali e caratteriali: nella ripresa, negli occhi dei giocatori milanisti si leggeva il timore di prendere gol, la paura di subire le avanzate avversarie. Una forma mentis inaccettabile contro il Benevento, ultima in classifica e con 0 punti in graduatoria. Anzi, uno. 

IL DISASTRO IN NUMERI - È un disastro, e tale va definito. Picconare la gloria del rosso e del nero è qualcosa di inammissibile, così come i numeri di questa squadra. Escludendo il possesso palla, sterile senza pericolosità offensiva, il Benevento è avanti o eguaglia i ragazzi di Gattuso in ogni statistica di giornata: tiri totali (12), tiri in porta (7), occasioni da gol create (8), falli commessi, meno palle perse dei rossoneri (24 vs 30) e per sfere recuperate (30).  Roba da far rabbrividire chi ha contribuito a riempire Mondo Milan con trofei, cimeli e storia. Ma non finisce qui: il Diavolo è ultimo in Serie A per chilometri percorsi, presenta 21 punti in 15 giornate ed è colpevole di un ritardo di 11 lunghezze rispetto alla stagione precedente. Sembra di leggere una sceneggiatura horror, ma è tutto vero. È la stagione 17/18 del Milan. Dove si è toccato il fondo.