Raiola persevera, il Milan si cautela e Gigio cosa fa?

Raiola persevera, il Milan si cautela e Gigio cosa fa?MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 20 marzo 2018, 20:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Una piccola premessa, scontata in linea teorica, ma forse non così evidente nella pratica: per quanto potente e influente possa essere, un procuratore resta un dipendente di un calciatore e deve fare gli interessi di quest'ultimo. Non viceversa. Non può, dunque, rappresentare un'eccezione il caso Donnarumma-Raiola, a prescindere dalla giovanissima età del portiere rossonero, contrapposta alla grande esperienza e scaltrezza dell'agente. Nonostante il rinnovo di contratto dell'estate scorsa, infatti, la guerra mediatica tra il Milan e Mino continua a imperversare, dopo il primo terremoto del dicembre scorso, alimentata dalle recenti sparate del nativo di Nocera Inferiore, che, interpellato sul futuro della porta del Diavolo, oggi ha rincarato la dose: "Spero che il prossimo anno il portiere titolare del Milan sia Reina". Una provocazione, l'ennesima, per ribadire che, fosse per lui, Donnarumma lo porterebbe via domani.

LA PAZIENZA DEI TIFOSI  - Che Raiola spinga in tutti i modi per la cessione del numero 99 rossonero non è un segreto, così come non è un mistero il fatto che Donnarumma non abbia mai detto nè pubblicamente nè tantomento privatamente di voler andare via da Milano, anzi. Qui, però, inevitabilmente, si torna al concetto espresso inizialmente. L'agente italo-olandese, agendo in questo modo, non sta facendo gli interessi sportivi del proprio assistito. Continuare ad alimentare il fuoco mediatico su Gigio ha, come conseguenza, quella di caricarlo di continue pressioni che ne minano la serenità di cui, invece, avrebbe un estremo bisogno un ragazzo nemmeno 20enne e, in particolare, in un ruolo delicato come l'estremo difensore. Non abbiamo la controprova che non sarebbe potuto avvenire comunque, ma l'errore contro l'Arsenal (dopo una grande prestazione fino a quel momento, va detto) cade proprio nella settimana in cui Raiola esprime l'augurio di vedere Donnarumma lontano dal Milan la prossima stagione. I tifosi sono stanchi di questa situazione di tira e molla, lo si percepisce. I milanisti vogliono che Gigio prenda una decisione definitiva, se la sua volontà è davvero, come ha fatto capire più volte, quella di rimanere: separarsi dal proprio procuratore e da chi gli gira attorno. Altrimenti, inevitabilmente, le strade sono destinate a dividersi.

UN PASSO PER VENIRSI INCONTRO  - Forse Donnarumma vorrebbe una presa di posizione pubblica più forte da parte del Milan, una sorta di dichiarazione di incedibilità, prima di potersi sbilanciare facendo una scelta così impegnativa. Dichiarazione che il Milan non può fare certamente in questo momento, dato che, ad oggi, è complicato ipotizzare quale sarà l'epilogo della questione relativa al rifinanziamento del debito del club e, soprattutto, quali saranno le sanzioni che comminerà la UEFA alla società nell'incontro che andrà in scena ad aprile. Quel che è certo è che, così facendo, Gigio rischia, involontariamente, di far passare il messaggio che gli stia bene che il proprio procuratore abbia questi atteggiamenti nei confronti del club proprietario del suo cartellino. Eppure, già l'estate scorsa Donnarumma ha dimostrato con i fatti, seppur dopo diversi mesi, che la propria volontà e quella di Raiola non collimassero, rinnovando il contratto e rinunciando alla pioggia di milioni del Paris Saint-Germain. Il Milan ha già fatto tantissimo per Gigio, garantendogli un contratto da 6 milioni netti annui e permettendogli di vivere la quotidianità di Milanello insieme all'amato fratello Antonio. La società rossonera, per il momento, si è 'cautelata' con Reina, per evitare di farsi cogliere impreparata in caso dovessero esserci nuovi scossoni in vista della sessione estiva, ma ciò non garantisce al 100% la partenza di Donnarumma. L'esito di questa telenovela dipenderà da tanti fattori, economici e non, ma una decisione tranciante e definitiva da parte di chi era l'indiscusso pupillo della tifoseria rossonera l'anno scorso potrebbe essere fondamentale, in un senso o nell'altro. Gigio, se vuole, può tornare a essere l'idolo di San Siro. Dipende esclusivamente da lui.