Pochi gol e tantissime occasioni sprecate: la scarsa precisione rossonera sta diventando un problema

Che il Milan avesse un problema realizzativo lo si era già potuto intuire da tempo, molto prima dello scivolone sanguinoso contro l'Empoli, tale da rimettere in discussione una corsa all'Europa che sembrava pressoché indirizzata. L'undici rossonero è la squadra, tra le prime nove in classifica, ad aver realizzato meno gol, 50, 10 in meno dalla Lazio, 6 dalla Fiorentina, 13 dall'Inter e 5 dalla Fiorentina. La difesa ha spesso fatto la differenza, permettendo ai rossoneri di massimizzare quanto prodotto in attacco, ma quando questo non accade poi la sconfitta è dietro l'angolo...

EMORRAGIA - Nel pomeriggio di San Siro il Milan ha costruito una serie inenarrabile di palle gol, tra cui un rigore ed una punizione a due, riuscendo a realizzare soltanto una rete. Troppo poco per una squadra che sta lottando per un traguardo europeo, come sottolineato neanche troppo velatamente da Montella nell'immediato postpartita. La giornata grigio/nera di Suso e Deulofeu non ha certamente aiutato i rossoneri, ma non è possibile addossare ai singoli le responsabilità di un'emorragia realizzativa che si sta facendo sempre più preoccupante.

GOL CERCASI - Per riuscire a difendere il sesto posto, ormai unico piazzamento possibile dopo i risultati della trentatreesima giornata, il Diavolo dovrà tornare a vincere in fretta e, in un modo o nell'altro, raddrizzare una mira che si sta dimostrando davvero insufficiente. Anche nel derby, prima dell'1-0 di Candreva, il Milan aveva avuto diverse occasioni per sbloccare il match, magari indirizzando la gara su binari diversi. La scarsa lucidità sottoporta rischia di rivelarsi un serio handicap in quest'ultima fase di campionato, tenendo conto della facilità disarmante con cui l'Inter trova il gol. E ora anche la Fiorentina è tornata in corsa. A Crotone sarà una vera battaglia e il Milan avrà un unico risultato, concretizzabile soltanto con maggiore concretezza in fase offensiva.