Milan, sembrano passati 10 anni dall’euforia di luglio

Milan, sembrano passati 10 anni dall’euforia di luglioMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 19 novembre 2017, 20:30Primo Piano
di Antonio Vitiello

La percezione del tempo è da sempre uno dei temi più discussi da filosofi e scienziati. Senza scadere in trattati e teoremi vari, anche nello sport ha la sua valenza quando la memoria fa riferimento ad eventi che scandiscono le stagioni. Dopo 13 giornate di campionato, dove il Milan ha già accumulato 16 punti di ritardo dalla capolista, ne ha già perse 6 (contro tutte le big) e mostra evidenti problemi di gioco, sembra passata un’eternità dall’euforia che si respirava a Milano nel mese di luglio.

TIFOSI - La tifoseria aveva ritrovato entusiasmo grazie alla campagna acquisti faraonica, al passaggio societario e alle prospettive di rinascita. La frase che si ripeteva in estate era: “Finalmente quest’anno ce la giochiamo fino alla fine”, un pensiero fisso da parte del sostenitore milanista. Una frase che in molti hanno già cancellato a metà novembre, quando il Milan ha peggiorato l’andamento rispetto all’anno scorso (aveva 7 punti in più) ed è già fuori da ogni discorso per l’Europa. La Samp al sesto posto ha sette punti di vantaggio e una gara da recuperare, per non parlare del quarto posto occupato dalla Roma a +10 e sempre con una gara in meno. Servirà un andamento super per recuperare così tanti punti nelle prossime settimane, non si dovrebbe commettere nessun passo falso.

RIBALTONE - Sembrano trascorsi dieci anni da luglio, in realtà sono solamente cinque mesi. Il tifo milanista è passato dal riempire lo stadio con 65 mila spettatori contro il Craiova nel secondo preliminare di Europa League ad invocare a gran voce il cambio tecnico per dare una scossa all’ambiente, ormai ai livelli di depressione degli anni precedenti. Un ribaltone nelle aspettative, una botta tremenda ai sogni dei rossoneri, probabilmente nemmeno la dirigenza si aspettava un impatto così difficile. Bisogna dare tempo al tempo, avere pazienza per l’inserimento dei nuovi, ma l’euforia che si respirava a luglio è sparita del tutto.