Mentalità e lavoro oltre ogni ostacolo: André Silva e un sorriso ritrovato che arriva da lontano

Mentalità e lavoro oltre ogni ostacolo: André Silva e un sorriso ritrovato che arriva da lontanoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 19 marzo 2018, 19:30Primo Piano
di Simone Nobilini

Il suo momento si legge già dal linguaggio del corpo e del volto: diverso per atteggiamento in campo, con tanta intensità in più in ogni azione che lo vede protagonista, e mentalità differente. Sbloccato, in una parola, con un sorriso che da tanto tempo non si vedeva tornato a comparire, nel giro di una settimana, per ben due volte: ci sono volute tanti (ben 26) weekend per rivedere finalmente André Silva ricoprire un ruolo da protagonista all'interno del mondo rossonero, trovando primo e secondo gol "italiano" consecutivi per regalare al Milan 6 punti di un'importanza capitale nella corsa al quarto posto. Episodi chiave nella possibile svolta definitiva per l'attaccante portoghese, dimostratosi particolarmente efficace (tra le varie note liete) in una specialità particolarmente caratteristica e tipica di un altro elemento del reparto offensivo rossonero.

PRONTEZZA - Due volte uscito dalla panchina, due volte incisivo e decisivo, a Genova come contro il Chievo. Se inizialmente la capacità di entrare in maniera perfetta in partita a livello mentale e tattico figurava come arma letale posseduta, esclusivamente, da Patrick Cutrone, anche André Silva ha dimostrato si sapersi calare perfettamente nei panni dell'uomo in missione, dalla panchina, per tentare di modificare l'andamento della gara. E il gol non può che essere conseguenza di un umore certamente risollevato, miglior notizia possibile per un Rino Gattuso conscio di aver dato al portoghese (così come a Musacchio, il cui ingresso ieri è risultato più che positivo) poco spazio in questa seconda parte di stagione.

TESTA E LAVORO - Questione di applicazione, mai mancata. "E' un ragazzo di una professionalità incredibile. Non si ferma mai, sta in palestra, esce fuori e ci chiede se possiamo fare una seduta di tiri o atletica. In allenamento fa delle cose incredibili. Prima faceva il solletico agli avversari, ora ci va con forza. Gli avevo chiesto il veleno e ora lo sta facendo". Parola di Gattuso su chi, in più di una sessione d'allenamento, ha dimostrato tutto fuorché malumore capace di vincere sulla voglia di imporsi: pazienza, esercizi per calciare in porta a fine seduta e consapevolezza che prima o poi, frutto del lavoro, l'occasione giusta sarebbe arrivata. Precedentemente tra il clan degli "scontenti" sì, insomma, ma con la piena intenzione di dimostrare di poter ribaltare quell'alone di negatività generale lentamente emerso nei suoi confronti: e la prova è anche, se non soprattutto, sugli ultimi due tabellini stagionali in Serie A. Gol numero uno e due in campionato dal significato e dall'importanza ancor più speciale, alla ricerca di un obiettivo inaspettatamente ancora accessibile: quella Champions League che André Silva, con il Porto, ha già giocato. E che vorrebbe riabbracciare, da protagonista ritrovato, anche con la maglia del Milan.