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Gattuso: "Orgoglioso di essere a casa. Non pronto per la prima squadra. Ragazzi che cazzeggiano, no grazie"

LIVE MN - Gattuso: "Orgoglioso di essere a casa. Non pronto per la prima squadra. Ragazzi che cazzeggiano, no grazie"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
venerdì 26 maggio 2017, 15:52Primo Piano
di Daniele Castagna
fonte Da Casa Milan, Antonio Vitiello e Daniele Castagna

Termina così la conferenza stampa di presentazione di Gennaro Gattuso come tecnico della Primavera rossonera. 

Messaggio per i tifosi di tutto il mondo rossonero: "Serve entusiasmo, riempite San Siro. Forza Milan, spero possa essere una stagione vincente". 

Nuovamente sul rinnovo di Donnarumma: "Quando arriva il procuratore con un contratto importante, se sei giovane ti fai prendere. Ma so che Gigi ha una famiglia importante che lo sto aiutando a scegliere bene. Io avrei potuto fare contratti migliori in carriera, ma per me ha sempre vinto il cuore. Non siamo tutti uguali, spero però che il ragazzo possa restare".

I nomi più forti del gruppo Primavera: "Non voglio fare nomi. Ci sono profili interessanti, anche guardando ai 2000, so che avremo una grande squadra competitiva. Partiamo da una base molto alta". 

Convincere Donnarumma a restare al Milan: "C'è poco da convincere. Gigi è importantissimo già adesso e ancora ha 20 anni di carriera. L'unico consiglio che posso dargli è che diventare una bandiera vale più di qualche millione". 

Il suo passato ingombrante per Montella: "Lo ripeto, non prendo nemmeno in considerazione questo pensiero. Montella è davvero bravo, i risultati parlano per lui. Non è un problema che mi si pone, voglio solo stare con i ragazzi. Ma conoscendo Montella, sicuramente non si preoccupa di me". 

Gli esempi della prima squadra: "Ce ne sono tanti che indicherò ai miei ragazzi come esempi da seguire. Ho avuto la fortuna di giocare con Maldini, Costacurta, Albertini, punti di riferimento assoluti. Sono stati la fortuna del Milan per tanti anni. Bisogna saper tramandare questo spirito". 

Il colloquio con Montella: "Non facciamo il funerale in anticipo. Io gli auguro il meglio, perchè voglio che questa squadra vinca tutto con Montella. Voglio solo allenare la Primavera, non ho altro per la testa anche perchè non sono pronto per allenare la prima squadra".

La base di partenza: "Parto dal fatto di allenarli in ogni aspetto, parlare con loro in tutte le difficoltà. Qui per me l'asticella si alza, ma voglio creare atleti". 

Chiamate con ex compagni? "Tante. Qualcuno mi ha detto che sono scemo, altri mi hanno fatto i complimenti. Ma io non sono un calcolatore, io voglio provare emozioni e vivo alla giornata. Però non voglio fare nomi sui miei ex compagni (ride, ndr)". 

Passo indietro la Primavera? "Mi volevano 10 squadre, quindi non penso proprio lo sia. Negli ultimi anni, non ho mai avuto le condizioni per lavorare, qui invece è tutto perfetto. Non è un passo indietro, basta vedere semplicemente le strutture a mia disposizione. Questi anni mi serviranno per completarmi". 

Sul momento storico del Milan: "Non penso a quello, ma solo a far crescere i ragazzi. Migliorare il prodotto del vivaio e coltivarne altri, solo questo". 

La motivazione principale del ritorno al Milan: "Perchè mi volevano a tutti i costi, mi hanno convinto quasi subito per questo progetto". 

Le differenza tra giovani e professionisti: "Io ho sempre fatto giocare i giovani, in tutte le mie squadre. Non mi sentivo di partire dai giovani, ma in questi anni ho capito che ne sentivo la necessità. Sul fatto dello stress, io voglio solo pensare al calcio, e qui è perfetto per lavorare". 

Le condivisioni di idee con Montella: "Molto preparato e molto bravo. Mi piace come fa giocare la squadra e mi manca questa capacità. A livello difensivo ho sempre sofferto poco ma mi manca qualcosa in avanti. Per questo motivo ho scelto di venire qua, da Vincenzo ho solo da imparare. Un orgoglio lavorare ed apprendere da lui. Quattro difensori e tre centrocampisti, poi si vedrà davanti". 

Su cosa non vorrà vedere nello spogliatoio: "La superficialità. I miei ragazzi dovranno capire che fare questo sport è un privilegio. Non mi piace gente che cazzeggia, si lavora in modo serio e concreto". 

Le prime sensazioni sul ritorno: "Sia da calciatore che da allenatore io vivo le responsabilità. Ovviamente sono molto contento ma sono già un martello pneumatico, stresso già tutti. Ho visto gli Allievi, studiato i ragazzi della Primavera. Ci tengo a fare questo lavoro al meglio. Da parte mia ho il dovere di dare alla società un prodotto già finito". 

Prende la parola Rino Gattuso: "Tre settimane fa, alla prima chiamata del Milan, avevo già parlato con altre squadre. Ci siamo trovati subito, Mirabelli sembrava Baresi perchè mi marcava a uomo. È stato bravo, anche se venivo da anni difficili in piazze complicate. Se oggi sono qua, i meriti sono di Fassone e Mirabelli. Contento ed orgoglioso di essere tornato a casa. In 13 anni ho vissuto tantissimo momenti, adesso mi aspetta un momento difficile. Dovrò trasferire ai ragazzi il dna Milan, cosa significhi indossare questa maglia. Voglio solo allenare i giovani, penso solo a questo. Poi penserò al mio percorso". 

Buon pomeriggio amiche ed amici di MilanNews.it. Nella sala conferenze di Casa Milan, tra pochi minuti, si vivrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico della Primavera rossonera, Gennaro Gattuso. Seguite con noi tutte le dichiarazioni dell'ex centrocampista del Milan, pronta all'avventura sulla panchina della cantera milanista.