L'Analisi Tattica - Benevento-Milan (2-2): primi segnali da Bonaventura. Tagli ed alternanze, non tutto da buttare

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lunedì 4 dicembre 2017, 21:00Primo Piano
di MN Tactical Analysis

Un 2-2 beffardo e che rimarrà nella storia. Benevento-Milan di ieri ha portato molto sconforto nell'ambiente rossonero ed ha macchiato indelebilmente la prima panchina milanista di Rino Gattuso. L'allenatore subentrato a Montella è ripartito dal 3-4-3 puro, con i suoi pregi e i suoi difetti.

LA PRIMA INTRODUZIONE DI GATTUSO - Nel mare magnum di temi affrontati post Benevento-Milan, è giunto il momento di affrontare le (poche, se non uniche) tematiche positive emerse sulla lavagna tattica. Detto della parte negativa, il Diavolo visto a Benevento ha saputo offrire alcune soluzioni alternative introdotte da Gennaro Gattuso in pochi giorni di allenamento. A differenza della proposta di Vincenzo Montella, Rino ha quantomeno abbozzato un nuovo movimento dei calciatori attorno a Nikola Kalinic, nell’occasione Bonaventura e Suso. Singolarmente non hanno svolto una grande prova, soprattutto lo spagnolo, ma a livello tattico sono state pedine disciplinate ed attente, indaffarate nel ripetere a nastro i primi insegnamenti del mister calabrese. Nello specifico, la transizione offensiva del nuovo Diavolo ha saputo interpretare per 65 minuti i “tagli random” delle mezzepunte. A turno, uno tra Jesus e Jack tagliava alle spalle di Nikola Kalinic, occupando lo spazio lasciato libero dal bomber croato che muoveva verso il primo palo o la mezzaluna. A chiudere lo schema, ci pensava poi Kessie a tagliare in verticale gli ultimi metri del fronte a disposizione (come si evince dal primo gol rossonero). Non sarà molto e certamente non avrà prodotto i 3 punti attesi, ma è già un primo risultato dopo la manciata di allenamenti del nuovo corso.

COMFORT JACK - E' stata evidente la differenza di rendimento di Jack Bonaventura. Riportato 20 metri avanti rispetto alle ultime settimane, quando era stato impiegato come mezz'ala, il numero 5 milanista ha rimesso in mostra i suoi colpi e i suoi tagli, incentivato maggiormente da Gattuso ad agire, in alternanza con Suso, dietro la punta. Il fatto di poter stare con più costanza nella metà campo avversaria gli ha permesso di essere più lucido negli ultimi 20 metri, come dimostrano il gol dello 0-1 e l'assist per l'1-2 di Kalinic. Di certo Jack dovrà sveltire alcune situazioni con la palla tra i piedi e instaurare un dialogo tecnico con Rodriguez che, da quanto emerge, sarà spesso e volentieri suoi scudiero sulla corsia mancina.

A cura di Daniele Castagna e Pietro Mazzara