In una stagione da dimenticare un De Jong da incorniciare

In una stagione da dimenticare un De Jong da incorniciareMilanNews.it
© foto di Federico De Luca
lunedì 21 aprile 2014, 10:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

In una stagione difficile come quella che sta attraversando il Milan di certezze ce ne sono veramente poche, il diavolo è sotto osservazione a tutti i livelli, dai vertici sino ad ogni singolo componente della rosa, passando per l’allenatore, nessuno è totalmente sicuro della propria posizione.
In una situazione del genere, fatta di risultati deludenti e scommesse perse, di promesse mai mantenute e separazioni annunciate, Nigel De Jong rappresenta una vera e propria mosca bianca, ancora più rara da trovare in un vespaio come l’attuale spogliatoio rossonero.

L’olandese è il più presente in campo, tanto da un punto di vista quantitativo (28 presenze in campionato ed 8 in Champions) che qualitativo. Da Allegri a Seedorf è cambiato tanto, le gerarchie sono state stravolte, eppure NDJ è rimasto un punto fermo fondamentale, inamovibile in mezzo al campo a fare legna e dare indicazioni.
Miglior ruba palloni rossonero (2,8 di media a partita), il migliore nella gestione del possesso palla (91,5% di passaggi riusciti), il 34 rossonero fa sempre la cosa giusta, la giocata semplice che razionalizza l’azione e velocizza le ripartenze.
Dopo il tremendo infortunio dello scorso anno praticamente nessuno avrebbe scommesso sul pieno recupero del leone orange, mentre De Jong ci ha messo tutta la grinta e la professionalità che lo contraddistinguono, ha lavorato duro in estate e si è ripresentato in questa stagione come se nulla fosse accaduto.
Leader naturale in mezzo al campo, mai fuori dalle righe fuori dal rettangolo verde, Nigel è un vero e proprio uomo spogliatoio, allenatore in campo e guida della mediana rossonera. Mastino indomabile ma corretto De Jong, solo settimo insieme a Muntari per falli commessi (1,5 di media a partita), nonostante la posizione nevralgica in cui gioca. Un campione a tutti gli effetti, giocatore di spiccata personalità pronto a dare tutto per la maglia, sempre presente e vicino ai compagni quando c’è da rincuorarli come quando c’è da esaltarli, moto perpetuo nella corsa come nelle indicazioni alla squadra.

Un acquisto importantissimo quello dell’olandese, vera e propria colonna portante del Milan del presente ed anche di quello del futuro. Uno dei pochi certi di una riconferma da parte della società anche per la prossima stagione (con la sensazione convinta che non abbia alcuna voglia di lasciare Milanello), Nigel De Jong è un giocatore indispensabile a prescindere da quale sia la guida tecnica ed il modulo adottato.
Un centrocampista universale, certo non un fine ricamatore, che comunque ha saputo confezionare anche qualche assist pregevole (3 in campionato per l’esattezza), un operaio di lusso, un uomo ombra capace di reggere l’intera squadra sulle sue spalle forti.
Ci si aspettava tanto da lui lo scorso anno, ma l’infortunio l’ha frenato proprio nel momento di crescita. In questa stagione, però, il cagnaccio rossonero ha saputo esprimere tutte le sue qualità, dimostrando quanto possa essere determinante, ago della bilancia per l’equilibrio del centrocampo, ancor più importante nel 4-2-3-1 di Seedorf (con un ruolo in cui forse si esprime al meglio).
Nell’incertezza più totale che regna intorno al diavolo, Nigel De Jong è una delle pochissime certezze per il futuro della formazione rossonera, un giocatore su cui fondare la squadra del futuro, cercando di portare a Milanello uomini dello stesso spessore umano e tecnico.