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Daino: "Punterei tutto su un centrocampista da Milan. De Sciglio potrebbe diventare un grande centrale"

ESCLUSIVA MN - Daino: "Punterei tutto su un centrocampista da Milan. De Sciglio potrebbe diventare un grande centrale"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 23 agosto 2014, 16:00ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna

La redazione di MilanNews.it ha intervistato l'ex difensore rossonero Daniele Daino. In una lunga chiacchierata, l'attuale tecnico ha parlato di ogni tema riguardante il mondo rossonero. Ecco le sue dichiarazioni:

Partiamo dall'ultima amichevole disputata in terra spagnola. Come valuta la prova dei rossoneri?
"Il match contro il Valencia ha mostrato nuovamente le pecche e i difetti visti nella tournée americana. Il Milan è una squadra con grandi carenze strutturali, quello è il problema, il resto funziona perché è innegabile l'impegno dei giocatori, cercano sempre di seguire i dettami di Inzaghi. Diciamola tutta, si tratta di una squadra senza qualità, anzi, la qualità è presente solo nel reparto offensivo. Questa situazione non è accettabile perché difesa e centrocampo faticano parecchio".

Dunque la prima necessità sul mercato è iniettare qualità?
"Esatto. Il gioco del calcio si basa sulla costruzione del gioco, il giro palla deve partire da dietro, dalle zone alle spalle del fronte offensivo, ed è lì che deve essere inserito qualcuno. Serve un metrono, un calciatore capace di dettare i tempi di gioco e di servire la palla in profondità. Unisci questo giocatore a de Jong in mediana e già cambierebbe molto. Il Milan sta facendo un grave errore sul mercato"

Prego.
"Perché spendere soldi su di un esterno offensivo? Non serve, sopratutto se il nome è Cerci. Mister Inzaghi può contare su esterni di assoluta qualità: El Shaarawy, Menez, Niang. Punterei tutto il budget di mercato sul centrocampista, uno da Milan, ma davvero da Milan. Basta con i mezzi giocatori o con dei profili da "galleggiamento" o per tappare delle mancanze. Nelle ultime settimane ho letto vari nomi come Dzemaili o ultimo Fernando, cosa cambierebbero? Cosa porterebbero di nuovo a questa rosa? Spingono il Milan a fare il salto di qualità?"

Torniamo al mercato, solo un centrocampista dunque? 

"Se fosse possibile, aggiungerei anche un vero numero nove, per fare esempi, come Mandžukić, purtroppo già scappato in Spagna, Džeko o il Toni degli anni del Bayern München. Pazzini va bene, è un ottimo giocatore, ma ha bisogno di essere affiancato durante l'anno da questa tipologia di prima punta, così da creare una rotazione di qualità tra panchina e titolarità".

Abbiamo trattato dell'attacco e della mediana rossonera, proseguiamo con un'analisi sulla difesa? 
"Il mondiale ha offerto una vetrina incredibile a molti giocatori facilmente acquistabili e il mio grande rammarico è Stefan de Vrij, il centrale olandese, finito alla Lazio, avrebbe sensibilmente migliorato il reparto. Parlando dei presenti, Rami ha molto carisma e personalità, un profilo da vero rossonero, mentre per i nuovi acquisti ho dei dubbi: Alex al PSG non mi ha mai convinto, mi è sempre sembrato macchinoso ma prima di sentenziare dovrò valutarlo nel nostro campionato; Armero ha grande fisicità, facilità di corsa e di inserimento, superiori a quelle dell'ex Constant, ma sul livello difensivo dovrà crescere parecchio, dovrà fare grandi miglioramenti perché, in questo momento, spesso sbaglia la lettura delle diagonali difensive. Fossi in Inzaghi poi, utilizzerei un ragazzo in una posizione drasticamente diversa".

Continui pure.
"Sto parlando di Mattia De Sciglio. Analizzando le sue caratteristiche, le sue capacità fisiche, tecniche e i suoi margini di miglioramento, c'è solo un ruolo in cui potrà diventare un vero e proprio "Big": il centrale difensivo. Mattia è utilizzato da esterno ma non ha il passo bruciante che possiedono i grandi terzini d'Europa e questo lo penalizza. Da difensore centrale invece, avrebbe una buona velocità e il salto di qualità sarebbe immediato: è abile nella fase difensiva, nell'uno contro uno e i piedi per impostare la manovra dalle retrovie assolutamente non gli mancano".

Completiamo il discorso passando dalla retroguardia alla porta, il nome nuovo tra i pali. Esordio difficile per Diego Lopez?
"Seguo moltissimo il campionato spagnolo e Diego nel Real Madrid ha fatto grandissime partite, conquistando il posto da titolare di Casillas sia con Mourinho che con Ancelotti. È un giocatore che regala serenità alla difesa ma occhio ad Abbiati, tenerlo in panchina è fastidioso, dovrà conquistarsi sul campo i gradi. Tornando alla tua domanda, l'esordio contro il Valencia è stato particolare anche se ho letto eccessive critiche: la prima rete è un capolavoro mentre sul secondo gol ha qualche responsabilità ma niente di particolare. Attendiamo, osserviamolo al lavoro e in partita, solo allora potremo valutarlo. Il presente si chiama Diego Lopez ma per il futuro, tra i pali, prenderei Perin ad occhi chiusi, anche se Mirante del Parma meriterebbere una possibilità in una grande squadra".

Ultima considerazione, extra calcistica, domanda sul quadro societario. Come valuta l'inserimento di Barbara Berlusconi?
"Ha una mentalità incredibile. Idee fresche, nuove, affascinanti, convincenti e non solo per il Milan ma per l'intera federazione italiana. A differenza di altri dirigenti, ha grandi cambiamenti in mente per i prossimi anni".