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Carbone: “Bonucci il miglior colpo europeo, solo Neymar lo supererebbe. Cutrone? Vive per il gol, vada in prestito”

ESCLUSIVA MN - Carbone: “Bonucci il miglior colpo europeo, solo Neymar lo supererebbe. Cutrone? Vive per il gol, vada in prestito”MilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello
martedì 25 luglio 2017, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Antonio Vitiello

Campione d’Italia, Campione d’Europa, SuperCampione d’Europa e Campione del Mondo per Club. Chi meglio di Angelo Carbone per commentare la voglia di grandezza del nuovo Milan. A poche giorni dal ritorno europeo del Diavolo, in trasferta sul campo del Craiova, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva l’ex giocatore rossonero. Tanto mercato, un consiglio a Cutrone ed un attento focus su Gianluigi Donnarumma. Ecco l’intervista completa. 

Il mercato la fa da padrone in questa estate rossonera. Si aspettava una simile campagna acquisti?


Era da anni che il Milan non faceva qualcosa di simile. Parliamo di acquisti di alto livello, in netta controtendenza rispetto alle ultime stagioni. L’augurio e la speranza è che si possa tornare ai fasti dell’epoca d’oro”. 

Lei ha accennato ad acquisti di livello, sorpreso dall’arrivo di Bonucci?


“Un difensore di spessore internazionale, dalla personalità importante. È decisamente il fiore all’occhiello dell’intera nuova dirigenza, il colpo più importante a livello europeo per questione di prestigio. L’unico botto che può togliergli lo scettro è il passaggio di Neymar dal Barcellona al PSG. Ma in generale, tutti gli acquisti del Milan lo elevano a squadra maggiormente migliorata da questa sessione estiva a livello continentale”. 

Dall’esperienza dell’ex Juventus ai giovani portati in rosa. Quanto incuriosiscono i vari Silva, Kessie, Conti? 


Sono estremamente interessanti, tutti profili dal sicuro avvenire. La gara contro il Bayern ne è la dimostrazione. Ma non solo quelli arrivati da fuori, lo stesso Cutrone giovanissimo ha fatto molto bene, inorgogliendo l’intero settore giovanile”. 

Ecco, soffermiamoci sul bomber della cantera rossonera. Un suo commento?


“Pedina molto semplice da inquadrare, vive letteralmente per il gol. Uno di quelli che ricorda per mentalità e attitudine alla gara, con le dovute proporzioni e lo dico urlando, Pippo Inzaghi. So che fare i paragoni con una simile leggenda è scomodo, ma per la cattiveria, la voglia che ci mette e l’attrazione per la rete me lo ricorda. Sono tutte doti estremamente positive”. 

Se lei fosse un dirigente, come gestirebbe il cartellino di Patrick? Prima squadra stabile o esperienze in prestito?


“Ecco, diciamo che quei panni me li tolgo subito perché non è il mio ruolo, non è compito mio (ride, ndr). Logico che se il Milan vuole arrivare a certi traguardi, il club deve pensare a profili di tutt’altro spessore. Cutrone avrà la sua strada e si farà, ma nell’imminente andrei su un bomber di comprovata abilità. Patrick necessita un percorso di crescita ben strutturato altrove, giocando tante partite all’anno. Il rischio di trattenerlo in rossonero è che possa scendere poco in campo, ritagliandosi briciole di minuti nell’arco della stagione”. 

Da un prodotto del settore giovanile ad un altro. Capitolo Donnarumma, dopo il caos contrattuale ora c’è il capitolo della riconferma? È il più difficile?


“Oltre alla questione tecnica, ora subentra anche il fattore psicologico. Tutti da lui si aspetteranno qualcosa in più, un continuo surplus. Non solo deve confermarsi su altissimi livelli, ma dovrà andare un po’ più su. Le qualità non gli mancano e possiede tutte le caratteristiche per farcela. Gli auguro il meglio, per lui, per il Milan e per tutti i tifosi rossoneri. Ai quali ci tengo a mandare un messaggio, sostenete Gigio perché è un patrimonio assoluto. Capisco lo stato d’animo ma ora la questione si è conclusa, va sorretto e tifato”. 

Di Antonio Vitiello