El Shaarawy e l'astinenza dal gol: il Milan rivuole il vero Faraone

El Shaarawy e l'astinenza dal gol: il Milan rivuole il vero Faraone MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
venerdì 31 ottobre 2014, 21:00Primo Piano
di Federico Sala

Il 24 febbraio 2013, data dell'ultimo gol del faraone in campionato, è lo spartiacque, fin qui, di una carriera cominciata brillantemente e ora in una lunga fase di stallo. Quel giocatore straordinario, capace di trascinare il Milan fino a febbraio è sparito dai radar dei rettangoli verdi d'Italia, ritrovandosi solo nel preliminare di Champions dello scorso settembre per concedere un ultimo lampo. Il Milan lo ha aspettato, ha creduto in lui durante tutta la convalescenza della scorsa stagione e adesso sta provando a rilanciarlo, ma nonostante le prestazioni siano in crescita, la qualità e l'apporto del vero El Shaarawy sono ancora un lontano ricordo sbiadito sotto la patina grigia di troppe prestazioni opache e qualche guizzo.

L'ADDIO DI BALOTELLI - Si è spesso discusso sulla sua difficile convivenza con Balotelli, il cui arrivo ha segnato, di fatto per coincidenze temporali, l'inizio del declino; eppure, nonostante Supermario ora si trovi al di là della manica, il ritornello per il faraone non è cambiato e l'astinenza dal gol resta un fantasma difficile da scacciare. L'aspetto confortante emerso nelle ultime due uscite è che Stephan ha dato un'impressione fisica positiva: si sono rivisti i lunghi ripiegamenti difensivi, esaltati durante il suo periodo d'oro, nei quali è stato capace di contenere anche un velocista come Ibarbo mercoledì sera a Cagliari, ma non è stata ancora rispolverata l'argenteria nel pacchetto delle qualità offensive. Tra Verona, Fiorentina e Cagliari El Shaarawy ha avuto diverse palle gol ma ha mancato o di precisione o di cinismo, prerogative che un attaccante con le sue potenzialità dovrebbe lucidare costantemente. 

OBIETTIVI - Il reparto offensivo rossonero quest'anno è il ritratto di un'accolita di giocatori che chiedono spazio e pretendono di averlo: difficile lasciare fuori uno dei quattro, ai quali si potrebbe aggiungere anche Pazzini, e ancora più complicato al tempo stesso è guadagnarsi una maglia da titolare. El Shaarawy ha richiamato a gran voce l'attenzione del mister dopo qualche panchina di troppo, ma non è ancora riuscito ad incidere come Inzaghi e la squadra intera si aspettano da lui. Il prossimo impegno contro il Palermo a San Siro sarà l'ennesima occasione per cercare il ritorno al gol, una magia che manca da troppo tempo al faraone è che potrebbe risvegliarlo dal sarcofago per riprendersi ciò che aveva interrotto in quel derby di febbraio ormai appartenente agli archivi.