Duttilità, sacrificio e incisività sempre più apprezzati: Borini tra i pochi, timidi sorrisi rossoneri

Duttilità, sacrificio e incisività sempre più apprezzati: Borini tra i pochi, timidi sorrisi rossoneriMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 16 ottobre 2017, 21:00Primo Piano
di Simone Nobilini

I dubbi iniziali sul suo arrivo in rossonero non stentavano a mancare: le discussioni sul motivo nello strappare un giocatore reduce da annate non brillanti in Premier alla Lazio, per una cifra vicina ai 6 milioni di euro, a cozzare contro la ricerca ai grandi nomi offensivi allora ancora priva di significativi acquisti, con la successiva convinzione di poterlo vedere interpretare solo un ruolo da alternativa ad uno dei due esterni offensivi nel 4-3-3. Eppure, con un cambio di modulo pur lontano da risultati ancora soddisfacenti, Fabio Borini ha finito per rappresentare uno dei pochi, flebili segnali positivi in un periodo nero per il Milan, reinventato con buoni esiti da esterno di centrocampo a 5 post pesante infortunio subìto da Conti.

DUTTILITA' - Mezzapunta, esterno offensivo destro o sinistro, anche centravanti all'occorrenza: conoscendone e osservandone attentamente il passato, più o meno recente, Borini ha sostanzialmente sempre ricoperto più ruoli offensivi, prediligendo nel più delle occasioni l'occupazione delle corsie esterne avanzate. Posizionamento che ora, con il passaggio al 3-5-2, avrebbe sostanzialmente portato l'ex Roma a giocare, almeno apparentemente e secondo le iniziali impressioni, nel solo ruolo da seconda punta: ipotesi cancellata da una sorprendente duttilità che lo ha portato, soprattutto nelle ultime uscite contro Rijeka, Roma ed Inter, a prestazioni più che positive, da vera sorpresa nel nuovo schieramento rossonero.

SACRIFICIO E INCISIVITA' - Corsa, grinta, spirito di sacrificio: pregi collegabili certamente più a un aspetto quantitativo che qualitativo, comunque necessario sulla catena di destra in un ruolo particolarmente dispendioso nel centrocampo a 5. Eppure, i due assist per Cutrone e Bonaventura per il decisivo 3-2 al Rijeka ed il momentaneo 2-2 nel derby hanno elevato Borini a giocatore abile ad incidere con qualità, con l'ex Sunderland protagonista anche dell'unica, vera palla gol costruita dal Milan nel primo tempo del derby. Indicazioni positive capaci di regalare solamente un piccolo, timido sorriso all'interno di un periodo decisamente complicato, in cui Borini ha saputo elevarsi a bella nota lieta di un Milan ancora colpevolmente alla ricerca della propria identità.