Biglia, il leader e il regista che mancava da troppo tempo al Milan

Il clamoroso e inaspettato arrivo di Bonucci lo ha forse oscurato un po’, ma Lucas Biglia è un altro innesto fondamentale dell’estate rossonera non solo a livello tecnico, ma anche di esperienza e personalità. Il centrocampista argentino è stato volutamente fortemente da Vincenzo Montella e in queste prime partite con la maglia del Milan si è capito benissimo il perché: in casa milanista, un regista come lui non si vedeva infatti da tanto tempo, cioè da quando Pirlo indossava la divisa rossonera (l’ex Lazio ha tra l’altro scelto il numero 21 che per tanti anni è stato sulle spalle di Andrea).

DIRETTORE D’ORCHESTRA - Anche l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza questa mattina le ultime prestazioni di Biglia che sia contro Udinese che Spal è stato il calciatore del Milan che ha giocato più palloni (la media si aggira intorno ai 100 palloni giocati). L’argentino si sta dimostrando un grande direttore d’orchestra che sa dare perfettamente i tempi alla formazioni di Montella che non sembra poter più fare a meno di lui.

VICE-CAPITANO - Fin dal primo giorni in cui Lucas ha varcato i cancelli di Milanello, l’Aeroplanino ha spiegato che, dopo aver acquistato tanti giovani, lui e Bonucci erano gli innesti di esperienza che servivano al Milan: anche per questo motivo, l’ex Juventus è stato nominato nuovo capitano, mentre l’argentino è il suo vice. Questo perché Biglia è un grande leader, silenzioso un po’ come lo era l’attuale club manager milanista Abbiati, ma capace tenere in mano le redini della squadra non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. Fino a qualche settimana fa, qualcuno si lamentava del prezzo dell’argentino (17 milioni più bonus per un 31enne che si infortuna spesso), ma dopo le prime uscite in maglia rossonera anche queste persone si saranno dovute ricredere.