Allegri - Seedorf: gestioni a confronto. I numeri e i tifosi sono con l'olandese

Allegri - Seedorf: gestioni a confronto. I numeri e i tifosi sono con l'olandeseMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 21 aprile 2014, 08:00Primo Piano
di Riccardo Casali

All’ennesima domanda sul suo futuro prossimo in rossonero e sulla freddezza societaria nei suoi confronti, il Professore nel post partita vittorioso contro il Livorno ha risposto deciso: ''Non so come mai hanno preso la decisione di non parlare (la società ndr). E' una loro scelta, non posso rispondere per gli altri, quello che sto cercando di fare è portare a casa più punti possibili. E' quello che mi è stato chiesto sin dalla firma''. Clarence Seedorf sta vivendo una situazione paradossale: da una parte è acclamato dai tifosi, dall’altra nemmeno la quinta vittoria consecutiva lo ha messo al riparo dalle velate critiche e dai malumori dirigenziali. Ai dirigenti, in primis Adriano Galliani, non sono andate giù le critiche dell’olandese alla precedente gestione legata a Massimilano Allegri, allenatore pupillo dell’amministratore rossonero e difeso anche quando la situazione in classifica stava precipitando. Ma al di là di critiche velate e malumori a mezzo stampa, i numeri da che parte stanno?

I NUMERI SOSTENGONO CLARENCE – Partiamo dal campionato, dove si può stabilire un confronto ad armi pari e non condizionato da altre variabili esterne, come la forza dell’avversario, la partita secca ecc ecc. Situazioni tipiche della Champions League. La corsa a tappe della seria A, seppur mancano quattro tappe al traguardo, sorride all’olandese. Il tecnico toscano ha disputato 19 partite, tutto il girone di andata, mettendo insieme 7 sconfitte, 7 pareggi e solo 5 vittorie per un totale di 22 punti collezionati. Punti che alla fine della disfatta di Sassuolo, un 4-3 subito dall’ultima in classifica, collocavano il Milan all’undicesimo posto. Da lì è iniziata la rincorsa dell’ ex numero 10 milanista. Un percorso che l’ha portato sicuramente a commettere degli errori, assolutamente inevitabili essendo alla prima esperienza in panchina, ma che lo ha visto protagonista di numeri positivi. Eccoli qua: nelle 15 partite di campionato disputate Seedorf ha raccolto 9 vittorie, già due in più del predecessore con ancora quattro partite da disputare, 4 sconfitte e 2 pareggi per un totale di 29 punti. Bottino raccolto che ha permesso al Milan di scalare posizioni in classifica e di passare dall’undicesimo posto post Sassuolo, al sesto in coabitazione con il Parma. In 15 partite in campionato il Professore ha totalizzato 29 punti: ha dunque viaggiato alla media di quasi 2 punti a partita (1,9 per la precisione) contro la miseria della media allegriana: 1,1 punti a partita. Ma nonostante ciò, non volendo enfatizzare la quinta vittoria di fila che in casa Milan non accadeva dai tempi di Ibra e Thiago Silva, gli spifferi da Milanello non diminuiscono, anzi…

MODULI E LA GRANDE SORPRESA – Guardando i moduli vediamo che da una parte Massimiliano Allegri ha iniziato la stagione stravolgendo quanto di buono fatto nel finale della precedente: ovvero il 4-3-3 e il rendimento degli attaccanti esterni. Con il ritorno di Kakà a Milano, e su ''consiglio'' societario, il tecnico livornese è passato alle due punte e al 4-3-1-2, modulo che non ha portato i frutti sperati. Il bilancio delle reti, 29 fatte e 30 subite, certifica l’equilibrio mai trovato sotto la gestione Allegri. Clarence Seedorf, fatto passare da una certa campagna mediatica unicamente come filosofo e non interessato alla tattica, sembra invece aver raggiunto un certo equilibrio in campo. Le statistiche sono lì a incoraggiare questa affermazione: 22 gol fatti e 14 gol subiti, meno di una rete a partita. Ma questo dalle parti di Milanello sembra interessare poco. Clarence Seedorf è sempre più un uomo solo al comando. Nonostante i numeri siano lì al suo fianco.