TMW - Bacca, uscita infelice. Anche lui non era quello di Siviglia

A volte è meglio tacere. Archiviare un'avventura che tutti, compreso il diretto interessato, si aspettavano diversa. E voltare pagina con silenzio e rispetto. Sarebbe la strada più indicata, ma non tutti evidentemente la pensano così. E' il caso di Carlos Bacca, che a distanza di una manciata di mesi dal suo addio al Milan è tornato a parlare dei rossoneri. O meglio, a sparlare dei rossoneri: "Gli anni passati al Milan - ha detto Bacca in una intervista rilasciata in Colombia - sono stati soddisfacenti per me sul piano personale, ho raggiunto l’obiettivo stabilito. Si poteva fare meglio, però serviva l'aiuto della dirigenza e della squadra".

Questo il sunto delle parole di Carlos Bacca, che non ha proprio riportato fedelmente quanto accaduto. Acquistato nell'estate 2015 per 30 milioni di euro, il centravanti colombiano era all'epoca nel pieno della sua maturità calcistica. Nella precedente stagione a Siviglia aveva realizzato 28 reti complessive di cui sette in Europa League, competizione vinta per due anni consecutivi proprio grazie ai suoi gol. E tutti si aspettavano lo stesso impatto in Serie A. 

Al Milan invece non s'è visto lo stesso Bacca. Più abulico, meno nel vivo del gioco e soprattutto lontano parente di quel trascinatore offensivo visto in terra andalusa che tutti si aspettavano. Biennio tutt'altro che da incorniciare, quindi. Perché il Milan non ha dato a Bacca quanto si aspettava, ma anche viceversa. Una di quelle situazioni in cui il silenzio diventa dote ancor più preziosa.