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Repice: "Montella sta facendo il massimo, non ha senso cambiare. Non capisco gli acquisti di Silva e Calhanoglu"

ESCLUSIVA MN - Repice: "Montella sta facendo il massimo, non ha senso cambiare. Non capisco gli acquisti di Silva e Calhanoglu" MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 3 novembre 2017, 17:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Francesco Repice. Con la nota voce di RadioRai abbiamo parlato del momento del Milan e delle ambizioni dei rossoneri, del futuro di Vincenzo Montella, ma anche di singoli come Suso e Andrè Silva.

Se con Chievo e Juventus si erano visti timidi segnali di ripresa, ieri sera i rossoneri sono tornati abulici. Qual è la sua sensazione a riguardo?
"Credo fossero sbagliati i presupposti alla vigilia di questa nuova stagione. Io credo fosse sbagliato immaginarsi un Milan in grado di partecipare alla corsa per la Champions League. Secondo me questo non era assolutamente possibile. Quando una squadra cambia così tanto non può arrivare a colmare un gap che la separa dalle altre in così poco tempo. In questo momento c'è chi, come l'Inter, ha cambiato l'allenatore, ma non tanti giocatori che va ad aggravare questa sensazione. La campagna acquisti del Milan aveva illuso tifosi e addetti ai lavori. Nel mese di luglio-agosto mi sembrava di leggere delle cose fuori da ogni senso logico, poi però il campo è spietato. Il problema è che in questa situazione diventa responsabile uno che, secondo me, di responsabilità ne ha pochissime come Vincenzo Montella che sta facendo il massimo con quello che ha a disposizione e con il tempo che ha avuto per lavorare. Il Milan mi sembra che stia facendo ciò che è in grado di fare, ovvero partecipare alla lotta per l'Europa League. La Champions League è una cosa che non riguarda il Milan, ma nemmeno l'Inter, per me. Con il passare delle giornate stanno emergendo i veri valori. La Lazio si fa preferire e Roma, Juventus e Napoli non consideriamole proprio".

Sarebbe sbagliato, quindi, cambiare in corsa Vincenzo Montella?
"Per me a stagione in corso non ha nessun senso cambiare. Se Montella ha queste difficoltà con questi giocatori, con cui ha lavorato poco, immaginiamo cosa possa fare un allenatore che questi giocatori non li conosce per nulla. La grande difficoltà è proprio quella: mettere insieme tanti giocatori frutto di una campagna schizofrenica, secondo me, della quale spesso non ho capito il senso. Non riesco a capire l'arrivo di Andrè Silva se hai già Cutrone e se sai che Kalinic sarebbe arrivato, così come quello di Calhanoglu, di difficile collocazione tattica. Non è così facile e automatico metterli in campo e spiegare come si gioca in Italia. Ci sono squadre come Napoli, Juventus, Roma e Lazio con giocatori che sono lì da anni. La classifica, quindi, si spiega principalmente così".

Suso è l'unica luce di questo Milan nelle ultime partite. Non c'è il rischio di essere troppo dipendenti dalle giocate dello spagnolo?
"In questo momento è il giocatore che riesce più degli altri ad accendere la luce, perchè è un giocatore brevilineo, capace di saltare l'uomo. Tutte queste caratteristiche emergono in un panorama devastato dai risultati che non sono arrivati e che, secondo me, non sarebbero potuti arrivare. Alla fine io credo che la vecchia guardia salverà il Milan. Mi riferisco in particolare a Riccardo Montolivo, un giocatore del quale si parla sempre troppo poco. Quando se ne parla se ne parla spesso a sproposito. Anche contro l'AEK mi è sembrato il più lucido di tutti nel recupero del pallone e nello smistamento. Magari un ritorno a quei giocatori che sanno cosa fare in queste situazioni, senza gravare di troppe responsabilità i nuovi, potrebbe essere la chiave per uscire fuori da questa situazione".

Andrè Silva era stato il goleador dell'Europa League fino al doppio confronto con l'AEK Atene. Contro i greci, invece, è sparito dai radar. La convince il portoghese?
"Se sommiamo i soldi spesi per Andrè Silva e Kalinic arriviamo ad oltre 70 milioni. Un centravanti portoghese che faccia caterve di gol, Eusebio e Cristiano Ronaldo a parte, non l'ho mai conosciuto nella mia vita. Centrocampisti o esterni ce ne son state tante di livello, ma punte praticamente mai. Personalmente, al posto del Milan, sarei andato a scegliermi un centravanti forte in Argentina o Brasile. Con quei soldi in pochi ti dicono di no".

I giocatori sono ancora con Vincenzo Montella?
"Il Milan per non passare il turno di Europa League dovrebbe evitare di presentarsi in campo. Quindi, a meno di una catastrofe inaspettata, i rossoneri andranno avanti in Europa. E' un risultato che non puoi sottovalutare. Poi, ci sono giocatori che non vogliono più Montella? Andassero in sede e parlassero con Fassone e Mirabelli. Hanno la personalità per farlo e, soprattutto, hanno la forza per poter imporre alla società una scelta? Perchè, se così fosse, altro che ricominciare da capo. Il cammino sarebbe più lungo del previsto".