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Pistocchi: “Milan, individualità da Champions ma senza gioco. Ecco come battere Miha…”

ESCLUSIVA MN - Pistocchi: “Milan, individualità da Champions ma senza gioco. Ecco come battere Miha…”MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 26 novembre 2017, 12:00ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
fonte intervista di Daniele Castagna

L’Europa League è alle spalle, qualificazione centrata con un turno d’anticipo ed il primato del girone messo in banca. Tempo dunque di lanciarsi a capofitto nel campionato dove, anche grazie ai risultati del sabato, i piazzamenti Europa League sono più vicini. Per affrontare le tematiche di Milan-Torino e per discutere degli argomenti antecedenti al match, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo, noto volto televisivo ed opinionista.

Sig. Pistocchi, iniziamo con la gara di giovedì sera. Un risultato roboante in Europa League, quasi tennistico, che Milan ha visto? E come valuta l’Austria Vienna?
Fare 5 gol non è mai facile, nemmeno nelle partitelle d’allenamento durante la settimana. Giusto iniziare con questa premessa. Vero è che l’Austria Vienna risulta un avversario poco attendibile per considerare guarito il Milan di Montella. Ha poche individualità, si è sciolto alla prima insicurezza ed ha dimostrato enormi lacune di organizzazione difensiva ed impostazione del gioco. Il risultato vale, rimane, ed è importante per l’economia del girone, ma non può essere indicativo sulla situazione del Diavolo”.

Lei ha parlato di un Milan “non ancora guarito”. Che momento stanno vivendo i rossoneri?

“Giovedì sera ha ripetuto gli stessi pregi e gli stessi difetti che dimostra dall’inizio del campionato. La rosa presenta ottime individualità ma latita l’idea di gioco, soprattutto in fase di circolazione della palla e movimenti. Si muove a ritmi troppo bassi per essere competitiva ad alti livelli e questo è determinante: in un campionato come la Serie A, il Milan non può permettersi di andare così piano. Il Napoli sembra viaggiare il triplo, se paragoniamo le due formazioni: c’è movimento collettivo ed ogni giocatore, Reina incluso, sa cosa fare e come gestire il pallone. Ripeto, ho perplessità tecniche su questo Milan e sul piano di identità di gioco”.

Quanto pesa la figura di Montella in queste difficoltà che lei sottolinea?
La scorsa stagione il Milan non aveva gioco, quest’anno il discorso è rimasto invariato. Vincenzo Montella è sulla panchina del Milan da un anno e mezzo, ora siamo praticamente arrivati a dicembre, e questa squadra ancora non dà segnali di gioco. In 18 mesi, questo Diavolo non ha assimilato alcuna identità tecnica ed, ogni volta, ricordo come Arrigo Sacchi impiegò 82 giorni per dare ai suoi ragazzi un’idea ed una struttura, le basi sulle quali il Milan costruì un’impero mondiale ventennale”.

Passiamo ai temi di strettissima attualità in vista del match odierno. Dopo la grande prova di giovedì, la tifoseria vorrebbe nuovamente il tandem Silva-Cutrone mentre Montella sarebbe intenzionato ad inserire Kalinic. Un suo commento?
Per darle una risposta, parto da lontano. Se analizzassimo uno per uno i giocatori del Milan, risulterebbe difficile dire che questa rosa non sia da Champions. Probabilmente, tra poche ore, giocherà un tridente formato da Suso, Kalinic e Bonaventura, e sfido chiunque a dire che non siano giocatori importanti. Ma la svolta sta nella collocazione, nella posizione migliore in campo. Io, ad esempio, giocherei con un trequartista e due punte perché il classico numero 10, nel calcio moderno, dà la possibilità di giocare tra le linee e di creare superiorità numerica. A mio modesto parere, il modulo migliore penso sia il 3-4-1-2, con una continua rotazione delle due punte per scegliere la coppia migliore”.

Parlando di 10, in casa rossonera è sulle spalle di Hakan Çalhanoglu. In crescita o è ancora lontano dalla sua versione migliore?
Contro l’Austria Vienna non mi è dispiaciuto affatto, ma ha bisogno di fare minuti per raggiungere l’apice delle sue qualità. Il piede non gli manca, possiede un cambio di gioco notevole e sa calciare molto bene”.

Nuovamente focus sui granata. La formazione di Mihajlovic ha svoltato la stagione nelle ultime uscite? E che tipo di gara sarà Milan-Torino?
Dopo un inizio di campionato tragico, con uno scellerato 4-2-3-1, il Torino ha ripreso la corsa con un modulo facile e giocatori corretti in posizioni logiche. Mihajlovic può contare su individualità di altissimo livello come Baselli, centrocampista moderno con quantità e qualità, e poi sul tridente offensivo. Iago, Belotti e Ljajic sono pericolosi in ogni fase di gioco, hanno la capacità di far male anche quando sembrano completamente fuori partita. Il Milan dovrà essere bravo nella gestione della palla e non potrà concedere alcuna ripartenza, altrimenti è nei guai. Credo possa essere una partita da tripla, può uscire qualsiasi risultato, e sono convinto che la differenza la possano fare le individualità. Oggi vince chi metterà in mostra il talento più valorizzato dal collettivo”.

@CastaDani3