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Pancaro: "Milan puoi vincere l'Europa League! Che guaio Conti, ma Abate darà l'anima"

ESCLUSIVA MN - Pancaro: "Milan puoi vincere l'Europa League! Che guaio Conti, ma Abate darà l'anima"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
sabato 16 settembre 2017, 15:30ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
fonte intervista di Daniele Castagna

L’infortunio di Andrea Conti come un fulmine a ciel sereno in casa rossonera. Nemmeno il tempo di godersi a pieno un roboante successo europeo, che il terzino dà forfait per almeno 6 mesi. Una tegola pesante per il ritrovato Diavolo nei panni del 3-5-2, e chi meglio di un terzino scudettato e super campione dEuropa per parlarne? La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Giuseppe Pancaro. Con ‘Pippo’ abbiamo affrontato l’assenza dell’ex Atalanta e i possibili sostituti, ma anche la questione tattica e la stagione dei rossoneri.

Sig. Pancaro, partiamo dalla notizia delle ultime ore. Quanto potrà pesare l’assenza di Conti in un modulo che gli avrebbe permesso di brillare?
Prima di affrontare ogni tipo di argomento, vorrei stringermi al ragazzo e dirgli che mi dispiace veramente, di cuore. Era in un momento di grande ascesa, si stava affermando su palcoscenici importanti come l’Europa con il Milan e addirittura l’Azzurro con Ventura. Reduce poi da una stagione d’oro con l’Atalanta che gli ha permesso di raggiungere la maglia del Diavolo. Gli faccio un enorme in bocca al lupo e gli auguro di tornare più forte di prima. Un incidente di percorso nel quale i rossoneri perdono tanto in funzione del nuovo sistema di gioco”.

Mi aggancio alla questione tattica. Nello specifico, il Milan e Montella cosa perderanno con Conti fuorigioco?

Nel nuovo sistema disegnato da Vincenzo, il ragazzo sarebbe stato una pedina più che fondamentale. Si sarebbe esaltato con un simile schieramento, fornendo prestazioni di altissimo profilo per entrambe le fasi di gioco perché ha spinta continua, un ottimo piede e al tempo stesso doti difensive”.

Il comunicato di ieri rivelava i tempi di recupero stimati in sei mesi. Chi al suo posto per il proseguo della stagione?

Le alternative, anche se è riduttivo definirle così, sono Abate e Calabria. E vorrei soffermarmi particolarmente sul primo: Ignazio ha dimostrato di essere una garanzia in quel ruolo negli ultimi anni, nonostante alcuni limiti tecnici, per il Milan e per la maglia ha sempre dato tutto. La presenza di questi due atleti dunque tamponerà un’assenza pesante, evitando che possa aprirsi una voragine, un vuoto, sulla corsia destra”.

Lasciamo l’argomento Conti e torniamo ideologicamente a Vienna. Impressioni sul nuovo Diavolo col 3-5-2?

Il sistema perfetto per le caratteristiche dei più talentuosi in rosa. Attenzione però, in estate sono arrivati undici nuovi giocatori e quando l’allenatore chiede tempo non è una scusa, è veramente così. Vincenzo deve trasformare tutto questo capitale umano in una squadra, una squadra compatta e con una identità di gioco. Giovedì si sono viste le prime risposte positive di un percorso ancora lungo”.

Parlando di talento, Çalhanoglu ha incantato in Europa League. Qual è la posizione migliore per il turco?

“Partiamo da un presupposto chiarissimo, Hakan è un giocatore veramente forte e con un’alta conoscenza del calcio. È il classico profilo che si sposa bene con la filosofia di Montella, un’atleta altamente tecnico capace di dominare la gara con il possesso palla. Quando si ha una simile stoffa tra le mani, il ruolo o il sistema di gioco conta relativamente”.

Kalinic movimenti e sponde, André Silva tripletta e lavoro di sacrificio. Quanto può crescere ancora questa coppia offensiva?
Il discorso che ho usato per Çalhanoglu potrei tranquillamente ripeterlo anche per loro. André Silva poi è giovanissimo ed ha una enorme prospettiva futura. Insieme a Kalinic, possono essere complementari e funzionali. Anche loro li vedo ben calati nell’idea calcistica di Vincenzo”.

Quesito conclusivo. Il Diavolo fa più strada in campionato o in Europa League?

In Europa League, secondo me, può arrivare veramente molto lontano. Credo possa raggiungere le fasi finali se, scaramanticamente, non vogliamo parlare di vittoria del torneo (ride, ndr). In Serie A invece il discorso è diverso. La Juventus, il Napoli e anche l’Inter sono un gradino avanti, poi c’è il Milan. Mi spiego bene però: è indietro non per qualità tecniche ma per tempistiche di amalgama della rosa, le altre che ho nominato sono già gruppo e squadra da più stagioni”.