esclusiva mn

Pagni: "Bonucci-Biglia, Generali al lavoro sulle fideiussioni. Sblocco capitali? Ci andrei cauto. Sull'attaccante tre linee di pensiero"

ESCLUSIVA MN - Pagni: "Bonucci-Biglia, Generali al lavoro sulle fideiussioni. Sblocco capitali? Ci andrei cauto. Sull'attaccante tre linee di pensiero"MilanNews.it
giovedì 3 agosto 2017, 17:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Luca Pagni. Con la firma di Repubblica abbiamo parlato delle fideiussioni di Bonucci e Biglia, del progetto Milan Village in Cina, del mercato in entrata, ma senza tralasciare la partita di questa sera contro il Craiova, con San Siro che ribollirà di entusiasmo.

Negli ultimi giorni c'è stato un po' di allarmismo per le questioni relative alle fideiussioni necessarie per poter utilizzare Biglia e Bonucci in gare ufficiali. Ci può fare un po' di chiarezza sulla situazione?
"Il Milan le ha ottenute per Kessiè e Conti già da tempo. E' un problema, ma una soluzione si troverà. La Lega Calcio ha messo questa regola e la situazione dovrà essere risolta entro l'11 agosto. A quanto mi risulta se ne sta occupando la banca assicurativa Generali, alla quale è stata chiesta consulenza. Inoltre, nel CdA del Milan ci sono dei manager del calibro di Scaroni e Patuano, persone che di queste cose se ne intendono parecchio. E' un intoppo che sarebbe stato meglio evitare, ma si troverà una soluzione".

Per quanto riguarda il progetto Milan Village in Cina, significa che ora il governo cinese e il club rossonero lavorano di pari passo?
"Il governo cinese è intervenuto in due modi in settimana. Primo, ha messo dei vincoli molto stretti sugli investimenti all'estero, perchè lo yuan si stava svalutando troppo, ma che non riguardavano solo il calcio ma tutti i settori non di interesse per la Cina. Ad esempio acquisizioni su ferrovie e porti le ha continuate ad incentivare. Secondo, è intervenuta direttamente sul calcio, per fermare le spese folli del calcio cinese. Le società ingaggiavano giocatori, anche a fine carriera, strapagandoli. Questo perchè veniva osteggiato? Perchè non aiutava il calcio cinese a crescere. Gli imprenditori erano stati spinti dal governo a investire su club europei per importare in Cina il know how calcistico, ovvero le conoscenze, i metodi di allenamento, come curare i giocatori. Il Milan, invece, porta investimenti là. Il Milan Village si inserisce in questo progetto. Ci sono già stati degli accordi per le prime scuole calcio nelle scuole. Ci sono già dei progetti a cui sono interessati due grandi gruppi immobiliari cinesi come Evergrande e Country Garden. Questo, ovviamente, viene visto con favore. Il Milan si è inserito in quelle che sono le regole e che vogliono le autorità cinesi".

Le risulta che a fine settembre la Cina sbloccherà gli investimenti verso l'estero, consentendo ai precedenti investitori nel Milan di partecipare nel club?
"Fondamentale sarà capire chi uscirà vincitore dal congresso nazionale del Partito Comunista Cinese. Sembra che vincerà Xi Jinping, uno dei principali sostenitori del progetto di rendere la Cina una delle potenze mondiali del calcio. Quindi vedremo come si risolverà questa questione. Io direi di andarci cauto, quindi, perchè bisogna vedere in che ambito, in che termini, e in che quantità".

Capitolo attaccante: chi pensa che arriverà tra i tanti nomi usciti?
"Mi aspetto un effetto domino dopo la cessione di Neymar, con giocatori di livello come - faccio un ipotesi - Cavani, che potrebbero sentirsi chiusi dall'arrivo del brasiliano. Io credo che il Milan non abbia fretta, nessuno chiede ai rossoneri di vincere il campionato già quest'anno, anche se potrebbero comunque essere molto competitivi. C'è ancora un po' di budget, però la campagna di completamento della rosa sarà lunga. Nomi? Da quello che abbiamo ricostruito ci sono tre linee di pensiero al Milan: Montella vorrebbe Kalinic, perchè lo vede funzionale al suo gioco e consentirebbe così di spendere gran parte del budget rimasto per un centrocampista. Fassone, invece, vorrebbe Aubameyang, perchè guarda oltre che all'aspetto sportivo anche al marketing e il ritorno del gabonese sarebbe fondamentale da quel punto di vista. E poi c'è Mirabelli, che preferirebbe Diego Costa, perchè lui sceglie i giocatori studiando anche le statistiche, la personalità, studia tutto nei minimi dettagli".

In tutto ciò, stasera si gioca: il Milan è impegnato contro il Craiova davanti a un San Siro quasi tutto esaurito. Che sensazioni ha e che partita si aspetta?
"Questa sera sarò allo stadio anche io. La partita di oggi è strana perchè tanti giocatori 70mila tifosi sugli spalti non li hanno mai visti. Qualcuno ha fatto il parallelo, con tutte le macroscopiche differenze del caso, alla finale di Barcellona contro lo Steaua Bucarest. Anche in quel caso c'era tutto lo stadio rossonero e i giocatori entrarono in campo dicendo: 'Noi non possiamo perdere'. Ecco, questa sera - in piccolo - mi aspetto qualcosa di simile. E poi sono molto curioso: gioca finalmente Conti dal primo minuto, poi sono contento perchè vedremo probabilmente Locatelli, che a me piace molto. Più che per la partita, sono molto curioso di vedere l'accoglienza che verrà attribuita a Donnarumma dopo la telenovela sul rinnovo. Mi viene in mente l'esempio di un comico genovese, Gilberto Govi. A Genova era l'idolo assoluto, veniva giù il teatro per lui appena entrava sul palscoscenico. Il popolo genovese, però, in periodo di guerra gli aveva chiesto di non esibirsi durante l'occupazione tedesca come forma di resistenza passiva. Lui, invece, continuò a esibirsi e quindi i genovesi lo avevano un po' abbandonato. Dopo la guerra, tornò a Genova a recitare. Appena salì sul palco ci fu un gelo totale. Lui in dialetto ligure disse: 'Sono stato uno scemo'. Applausi scroscianti e si ripartì come nulla fosse. Spero andrà così anche con Gigio stasera, dipenderà anche da quello che farà lui".