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Omini (Fox): "Calhanoglu talento, lo voleva Guardiola al Bayern. Rodriguez alla Dani Alves. Borini? Ottima idea"

ESCLUSIVA MN - Omini (Fox): "Calhanoglu talento, lo voleva Guardiola al Bayern. Rodriguez alla Dani Alves. Borini? Ottima idea"MilanNews.it
© foto di Imago/Image Sport
mercoledì 28 giugno 2017, 16:30ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Thomas Rolfi

Il colpo Borini e la pista, molto calda, che porta Calhanoglu: questi i temi di attualità in casa rossonera. La redazione di MilanNews.it ha contattato in esclusiva il giornalista di Fox Sport Niccolò Omini, esperto conoscitore di calcio tedesco, per saperne di più su Calhanoglu, per un parere sull'acquisto di Rodriguez e un inevitabile, in conclusione, commento sul tema di giornata, l'acquisto dell'attaccante Fabio Borini. 

Cosa pensa dell’arrivo di Calhanoglu al Milan, può dare una grossa mano alla squadra? 

"Secondo me sì, perché è un talento, questo è fuori discussione, è giovane, è del ’94, ha già esperienza anche in Europa ma ha un’età per cui può essere considerato un investimento. Può ricoprire diversi ruoli, soprattutto a livello offensivo ma ha giocato anche da regista a centrocampo, non è il suo ruolo naturale ma lo sa fare. In Germania è conosciuto per avere un destro fantastico, è il miglior tiratore della Bundesliga fin dai tempi dell’Amburgo. È un giocatore duttile, non è puramente un esterno offensivo ma volendo può giocare anche da mezz’ala offensiva, può ricoprire diversi ruoli, è sicuramente un ottimo investimento. Calhanoglu era stato vicino al Bayern Monaco, perché Guardiola stravedeva per lui ma il giocatore ha  scelto il Leverkusen perché era sicuro di giocare titolare. L’allenatore spagnolo lo aveva anche chiamato per convincerlo perché era un suo pupillo. Questo dimostra come il talento ci sia. Ha provocato scalpore la sua scelta di giocare per la Nazionale turca vista la sua nascita in Germania. Tanti giocatori di origini turche ma nati in Germania hanno scelto la nazionale tedesca, lui è stato uno dei pochi a scegliere il contrario, insieme a Şahin. Spesso i giornalisti tedeschi gli chiedono se ha dei rimpianti per questa scelta ma Calhanoglu risponde sempre di sentirsi turco."

Il suo ruolo naturale è il trequartista quindi?

 "Lui è un Dieci, è un trequartista dietro alle punte ma ormai il calcio è così evoluto che non esiste più il Dieci classico. Sia all’Amburgo che al Leverkusen si è mosso su tutta la trequarti offensiva, dall’esterno al trequartista puro, a volte ha fatto anche la seconda punta. Roger Schmidt, l’allenatore che lo ha voluto al Leverkusen, lo aveva sperimentato come regista ma si sono accorti che, vista la sua propensione offensiva, era meglio spostarlo più avanti. Il passo è una via di mezzo tra un esterno e una mezz’ala".

Parlando di Ricardo Rodriguez, quale sarebbe il suo ruolo ideale nel Milan?

"Lui nasce esterno alto, poi è stato spostato indietro sulla fascia, a livello difensivo non è mai stato il top ma ha sempre cancellato le piccole lacune con un’ottima fase offensiva: calcia i rigori, calcia le punizioni e crossa benissimo. Ha un grande mancino, fisicamente può tenere sia sulla spinta che in fase difensiva con giocatori fisicamente forti. Deve migliorare nella difesa a quattro, soprattutto in fase di copertura. È un terzino che a livello offensivo dà tanto, al Wolfsburg, ma anche in Nazionale. È un esterno alla Dani Alves, uno di quelli che fa partire l’azione".

Considerando le sue qualità, sarebbe quindi meglio schierarlo come quinto di centrocampo in un 3-5-2 o terzino in un 4-4-2?

"Dipende da chi gioca nei tre di difesa. Al Milan adesso manca un terzo centrale molto forte che possa sopperire al fatto che Rodriguez spinga molto. Lui non è scarso a coprire ma la sua dote migliore resta la fase di spinta, ovviamente è giovane e si può migliorare. Ha dalla sua il fatto che avendo origini latine si può calare subito nella realtà perché l’italiano lo capisce".

In conclusione, un parere sull’ultimo acquisto del Milan, Fabio Borini? 

La mia opinione è che Borini sia stato sottovalutato negli ultimi anni, in Premier League ha dimostrato di essere un giocatore utilissimo, è uno di quegli attaccanti che non mollano mai, che ci mettono sempre l’anima e che fanno tutto per la squadra, e fa gol, anche belli. È un acquisto che mi ha sorpreso, è un’ottima idea secondo me. Non è un fenomeno tecnicamente ma è italiano, è giovane, è un acquisto che può e vuole rilanciarsi in Italia e il Milan sicuramente farà leva su questa sua voglia. È un acquisto positivo secondo me". 

Di Thomas Rolfi