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Ielpo: “Milan, sei tornato punto di riferimento per i campioni. Contro la Lazio voglio Kalinic in copertina”

ESCLUSIVA MN - Ielpo: “Milan, sei tornato punto di riferimento per i campioni. Contro la Lazio voglio Kalinic in copertina”MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 9 settembre 2017, 15:47ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
fonte intervista di Daniele Castagna

Alla vigilia di Lazio-Milan con un doppio ex della sfida. MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Mario Ielpo, ex portiere cresciuto in casa Lazio e vincitore di 2 Scudetti, 2 Supercoppe Italiane, 1 Champions League ed 1 Supercoppa Uefa nei suoi tre anni rossoneri. Ma non c’è solo la sfida dell’Olimpico nella chiacchierata con l’estremo difensore classe ’63: mercato, moduli, Montella, progetto, società e tanto altro.

Sig. Ielpo, è tempo di big match alla terza giornata. Lazio-Milan è già uno spareggio per l’Europa o è ancora troppo presto?
Diciamo che parlare di spareggio mi sembra un po’ prematuro, ma può certamente essere considerato uno dei primi test per capire il valore di questo nuovo Milan. I rossoneri hanno cambiato tantissimo, quasi tutto, ma non abbiamo ancora visto gare probanti. In questo senso, la Lazio lo è e sarò curioso di vedere anche come i biancocelesti possano esprimersi senza due stelle come Biglia e Keita”.

Mi ricollego subito al regista argentino. Da doppio ex com’è stato, secondo lei come verrà accolto il giocatore all’Olimpico? Sarà al debutto dal primo minuto con il Milan contro la sua Lazio.
Io non sono più nel giro degli ambienti romani, vivendo a Milano, quindi non saprei dare una risposta certa. Credo però che Lucas si sia mosso bene nel gestire la cosa, l’intero passaggio, quindi spero non ci siano inutili strascichi. Mi auguro possa ricevere un’accoglienza positiva perché comunque è un’atleta che per la Lazio ha dato tutto, vestendo anche i gradi da capitano”.

Restiamo ancora alla tematica Biglia ed allarghiamo lo sguardo sull’intero reparto. Lazio-Milan la vince chi dominerà il centrocampo? Punto di forza di entrambe le formazioni.
Sì perché la mediana, contro la Lazio come contro ogni squadra, è sempre il reparto cruciale. Ma molto dipenderà anche da come verrà interpretata la sfida sul piano tattico, e mi spiego meglio. Se la Lazio giocherà di rimessa potrebbe veramente diventare pericolosissima. In caso di sfida più aperta, mi aspetto possa emergere la qualità superiore del Diavolo”.

Passiamo dal collettivo ad un singolo. Alla vigilia della partita, chi secondo lei sarà il protagonista dell’Olimpico?

“Domanda difficilissima, anche perché ancora non conosco le formazioni titolari (ride, ndr). Il Milan quest’anno ha moltissima profondità nelle scelte, ma spero possa essere Kalinic il volto della gara, l’uomo copertina al termine dei novanta minuti”.

Lei cita l’attaccante croato ed il pensiero va subito al mercato. L’ex Fiorentina è stato l’undicesimo ed ultimo colpo della campagna acquisti. Che voto meritano Fassone e Mirabelli?

“Per il mercato che hanno fatto, sicuramente un 10. Più di questo non si poteva veramente portare a casa. Dopo tanti anni, la campagna acquisti del Milan ha ricreato entusiasmo, ha riavvicinato una tifoseria delusa da annate frustranti ed addirittura gli abbonamenti fanno registrare numeri incredibili, quasi triplicati rispetto a quelli precedenti”.

Una risposta importante a tutti gli scettici del Milan cinese?

”Si è instaurato un progetto societario ed economico interessante, da valutare nei prossimi mesi. Quando si entra nel giro dei grandi acquisti e delle grandi spese, è quasi il sistema che ti impone di rimanere a grandi livelli. Nonostante ciò che leggo in giro, non sono preoccupato del futuro del club. Mentre a livello tattico si è formata una squadra degna di essere il Milan. Ora toccherà a Montella saper scegliere e variare, magari andando a 3 ed esaltando Bonucci oppure continuare a 4. Davanti poi, ci sono un sacco di frecce a disposizione”.

Tornando indietro di qualche mese, lei proprio ai nostri microfoni fu uno dei primi a dirsi ottimista in merito alla permanenza di Donnarumma. Oggi, a caso risolto, quanto è soddisfatto per Gigio? Quale segnale ha dato il Milan trattenendolo?

“Non tanto la permanenza del ragazzo quanto l’intero mercato del Milan ha dato un segnale importante. Il Diavolo ora è tornato, ed è nuovamente appetibile per i grandi campioni che vogliono cambiare aria o cercano nuove sistemazioni, punto di riferimento per i top player. Donnarumma ha certificato la bontà del progetto, il resto lo hanno fatto gli arrivi di due protagonisti internazionali come Bonucci e Biglia. Per parlare specificatamente di Gigio, la permanenza è una vittoria per entrambi anche se preceduta da una ‘litigata’-sconfitta di tutti. Le pezze che ha già messo Gigio in queste partite hanno cancellato praticamente tutto”.

Ultima domanda. A maggio, in quale posizione si aspetta il Milan in campionato e in che fase dell’Europa League?

“Mi aspetto un Milan nelle prime posizioni, in quelle di vertice, a fine stagione. In Europa vorrei che andasse più avanti possibile, anche se molto dipenderà dalla fortuna dei sorteggi nelle fasi ad eliminazione diretta. Ma ho un desiderio, vorrei che questa possa essere l’Europa League delle italiane… Sarebbe anche ora”.