esclusiva mn

F. Galli: "Ecco gli obiettivi del 2017 del settore giovanile. Grande orgoglio i nostri ragazzi in prima, ma anche chi fa il pro altrove"

ESCLUSIVA MN - F. Galli: "Ecco gli obiettivi del 2017 del settore giovanile. Grande orgoglio i nostri ragazzi in prima, ma anche chi fa il pro altrove"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 1 gennaio 2017, 14:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Mazzara

Il Milan dei giovani italiani e composto da ragazzi che provengono dal proprio settore giovanile. Un lavoro, quello svolto dal responsabile dell’attività agonistica, Filippo Galli, che sta producendo i suoi frutti nel corso degli anni. Questo il suo bilancio del 2016 nella lunga chiacchierata che ha fatto con MilanNews.it, tra risultati attuali, aspettative per il futuro e orgoglio anche per quei ragazzi che, oggi, fanno i professionisti, ma che si sono formati al Vismara.

Partiamo dalla prima squadra, che ha vinto la Supercoppa con tanti giovani prodotti dal vivaio rossonero. Quanta soddisfazione c’è stata in lei?
“Tanta, perché vuol dire che il lavoro che stiamo facendo, sta producendo i risultati sperati. Donnarumma e Locatelli hanno giocato la finale, ma non va dimenticato nemmeno Calabria che è fuori per infortunio, ma che quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. In più c’era De Sciglio, che ha chiuso da capitano la partita, oltre ad Abate e Antonelli. Una vittoria a forti tinte rossonere”.

Si è concluso il 2016 del settore giovanile, qual è il suo personalissimo bilancio di questa annata?
“E’ un bilancio abbastanza positivo, siamo contenti dei ragazzi che sono in prima squadra. Ci sono altri profili sui quali poter lavorare, ma la cosa più importante è quella di andare a fari spenti. Lavorare sulle loro qualità, colmare le loro eventuali mancanze e avere grande fiducia nel lavoro di tutti i giorni con le persone che si occupano di questi ragazzi. Le nostre squadre dell’agonistica, una volta creato il gruppo negli Under 15, intraprendono un percorso in blocco e questo comporta più difficoltà nei risultati sportivi, ma ci permette di fare un lavoro di formazione profonda”.

Sette giocatori della prima squadra sono prodotti DOC del settore giovanile: sembra essere la strada giusta.
“C’è stato un cambio di metodologia nel 2012-13, quando abbiamo iniziato a lavorare in maniera integrata e dopo essere stati in giro per l’Europa per vedere come i vari club lavoravano sui loro vivai. Mantenendo la nostra identità, senza dimenticare la nostra storia, abbiamo apportato delle modifiche e crediamo che sia la strada giusta. Noi cercheremo di aggiornarci, di rendere sempre più efficiente il nostro metodo di lavoro per avere risultati sempre migliori”.

Se si guarda in Serie A, B e Lega Pro, oggi ci sono molti giocatori passati dal Vismara che giocano con continuità: è un motivo di orgoglio anche questo?
“E’ un bell’effetto. Anche a loro è rimasto quello che il Milan gli ha potuto dare negli anni ed è bello ricordare i vari Verdi, Ganz, Fossati, Petagna, Cristante, Mastalli, Felicioli, Di Molfetta e tanti altri. Verdi è stato il primo a cui ho proposto il contratto dopo averlo visionato a Villarreal. Ci sono tanti ricordi con tutti. Noi siamo un mezzo attraverso cui salta fuori il loro talento e noi dobbiamo essere bravi a far rendere al massimo questo loro talento”.

Stroppa, Dolcetti e Brocchi sono alcuni dei profili che sono passati dal vivaio milanista e che si stanno affermando, sia da allenatori in prima sia da collaboratori tecnici, nei loro club. È un Milan che forma anche allenatori.
“Ultimamente anche Omar Danesi è andato al Panathinaikos con Stramaccioni. Un preparatore atletico è andato al Palermo, Zola mi ha chiamato dicendomi che voleva uno dei preparatori della primavera nel suo staff nella sua nuova avventura a Birmingham. Sono tutte cose che fanno piacere. Anche Andrea Maldera è stato tanto al settore giovanile, poi ha avuto una parentesi importante in prima squadra e, adesso, è con l’Ucraina insieme a Sheva e Tassotti. Sono professionalità importanti che si stanno imponendo nelle varie realtà”.

Che 2017 si augura per il settore giovanile?
“Mi auguro una crescita continua dei ragazzi, ma anche delle figure adulte e del nostro capitale umano che è a nostra disposizione”.