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Di Gennaro: "Milan squadra matura che sa soffrire e recuperare. De Sciglio-Juve? Dipenderà dalla volontà del giocatore"

ESCLUSIVA MN - Di Gennaro: "Milan squadra matura che sa soffrire e recuperare. De Sciglio-Juve? Dipenderà dalla volontà del giocatore"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 14 gennaio 2017, 16:31ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

A due giorni dalla vittoria del Milan in Coppa Italia sul Torino e ad altrettanti dalla nuova sfida in campionato contro i granata, la redazione di MilanNews.it ha contattato Antonio Di Gennaro. Con l'ex vice-allenatore del Milan abbiamo parlato della recente partita di San Siro, di Suso, Bonaventura, Sosa, Gomez e del prossimo match di lunedì contro il Toro. Infine, abbiamo analizzato la situazione relativa a De Sciglio, con la Juventus interessata al giocatore.

Come giudica il Milan visto giovedì contro il Torino?
"Il Milan è una squadra che sa stare in campo, sa anche soffrire e recuperare. Sono tutte prerogative che Montella ha dato la squadra. Stanno crescendo diversi calciatori e vedere che la squadra riesce a rimontare una partita come quella contro un buon Toro significa che la squadra sa quello che vuole. Credo che nessuno a inizio campionato poteva pensare che il Milan ottenesse i risultati che sta ottenendo fino ad ora. E' una squadra che sta crescendo anche come apporto di giovani e italiani. E' un mix buono. Poi con la nuova eventuale proprietà sarà da valutare, soprattutto in vista di giugno, cosa fare per migliorare la rosa".

Quale pensa che sia stato il momento in cui è girata la gara a favore dei rossoneri?
"Il Torino ha avuto il demerito, come ha sottolineato lo stesso Mihajlovic, di non essere riuscito a gestire un vantaggio meritato nel primo tempo dal punto di vista del gioco. Il Milan era abbastanza sotto ritmo nel far girare il pallone. Poi nel secondo tempo il Milan è partito con un altro ritmo, un'altra mentalità e un'altra aggressività. Kucka è un giocatore molto utile nelle due fasi, si sta confermando un centrocampista importante. Bonaventura non dico sia l'anima di questa squadra, ma a livello di qualità è tra i più forti e si è visto anche giovedì".

Sono Suso e Bonaventura i due giocatori che stanno trascinando il Milan negli ultimi mesi?
"Suso e Bonaventura sono i due giocatori che hanno la maggior qualità di tutti. Sono esterni che possono accentrarsi e arrivare al tiro, finalizzare, oppure - soprattutto Suso - mettere in mezzo palle tagliate molto pericolose. Sono cresciuti tanto dal punto di vista tattico, tecnico e fisico. Loro due sono quelli che creano negli ultimi 30 metri. Dietro di loro, poi, sono sorretti da una squadra che gioca proprio da squadra, che sa gestire i momenti della partita, che a volte non parte bene ma poi sa riprendere la partita cambiando passo. Questo è segno di maturità di una squadra che sta crescendo".

Giovedì hanno giocato Sosa e Gustavo Gomez. Che impressione le hanno fatto questi due giocatori che sono stati meno utilizzati sino a qui in stagione?
"Sono stati seconde e terze scelte. Contro il Toro hanno fatto una discreta gara, anche se - per quanto riguarda Gomez - Romagnoli è nettamente superiore a livello difensivo. Nell'organico ci devono essere giocatori attenti e concentrati che, magari non facendo grandissime gare, siano pronti quando chiamati in causa. Sosa, poi, è cresciuto come tutta la squadra nel secondo tempo in un ruolo molto delicato come il regista basso".

Torino e Milan si incontreranno nuovamente lunedì, questa volta per una gara valida per il campionato. Si aspetta una partita diversa o sulla falsa riga tattica di quella vista in Coppa Italia?
"Non credo che possa cambiare atteggiamento il Torino. E' un po' una prerogativa di Mihajlovic quella di cercare di fare la gara, con giocatori molto tecnici. A livello difensivo sul mercato è arrivato Carlao, un giocatore di 30 anni e di esperienza perchè in effetti con Castan che ha abbassato un po' il livello, la squadra difensiva non tiene l'equilibrio. Il centrocampo è molto più tecnico che di interdizione e la mentalità anche lunedì credo sia quella di fare la partita aggredendo l'avversario. Deve però stare attento il Toro, perchè il Milan sulle ripartenze dall'inizio della stagione è stato letale più volte. Sarà una bella partita".

L'interesse della Juventus per Mattia De Sciglio è ormai acclarato. Fosse nei panni della società Milan cosa farebbe?
"Sono valutazioni che non spettano a me, ma al giocatore. Perchè se volesse andar via, difficilmente lo puoi tenere. Quello che posso dire è che sia un giovane che doveva essere l'erede di Maldini, ma ha avuto anche qualche problema personale, come ha ammesso lui stesso. Dopo gli Europei sembrava un giocatore completamente diverso, anche se poi a inizio stagione ha trovato qualche momento di appannamento. Io non riesco a capire perchè debba giocare a sinistra se è un destro naturale, per me un po è condizionato da questo. Al Milan non è ancora esploso in maniera definitiva, bisognerà anche capire cosa vorrà fare la nuova eventuale proprietà. E' un giocatore giovane nel giro della Nazionale e che va gestito bene. Il richiamo della Juventus è un richiamo importante, chi non vuole andare alla Juventus in questo periodo? Quasi tutti i giocatori. Dipenderà dalla volontà del giocatore".