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De Grandis: "Milan, ko con Arsenal toglie qualche certezza. Gattuso dovrà recuperare anche Kalinic"

ESCLUSIVA MN - De Grandis: "Milan, ko con Arsenal toglie qualche certezza. Gattuso dovrà recuperare anche Kalinic"MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 10 marzo 2018, 17:00ESCLUSIVE MN
di Fabio Anelli
fonte Intervista di Fabio Anelli

La redazione di MilanNews.it ha intervistato Stefano De Grandis per commentare il momento della squadra rossonera. Il Milan si presenta alla sfida contro il Genoa dopo un k.o europeo che potrebbe aver minato le certezze maturate negli ultimi due mesi, questo il parere del noto giornalista di Sky Sport.

Come esce il Milan dalla sconfitta di giovedì contro l’Arsenal? Probabilmente demoralizzato perché stava facendo una grande rimonta e quindi si era creata una grande autostima. Perdere nettamente in casa contro una squadra inglese, un po’ stabilisce la differenza tra Premier League e Serie A. In secondo luogo, questa sconfitta toglie qualche certezza al Milan”.

Dopo due mesi è arrivata la prima battuta d’arresto del Milan di Gattuso, come può essere vissuta dal gruppo e cosa può aver detto il tecnico alla squadra? “Non so come possa essere vissuta onestamente, immagino che tolga un po’ di entusiasmo. In questo momento il Milan stava vincendo in campionato, aveva ottenuto la finale di Tim Cup, si era misurato alla pari con Roma e Lazio, vincendo con superiorità in casa giallorossa e vincendo ai rigori in casa laziale in Coppa Italia. Quindi, è un po’ una battuta d’arresto dal punto di vista dell’autostima. Credo che Gattuso abbia voluto soprattutto incoraggiare i suoi perché in questo momento quello che serve è mettere benzina a livello di euforia e di morale”

Nel corso della conferenza stampa odierna, Gattuso ha parlato di «legnata che può far crescere». La sconfitta contro l’Arsenal può essere vista, secondo lei, come un passaggio per raggiungere la maturtià? “In generale, quando si dice che le sconfitte possono far crescere, l’unica possibilità che mi viene in mente è che la squadra non pecchi poi di presunzione, pensando che sia facile, per abitudine a fare punti, di arrivare ai risultati. In questo caso, il Milan può cogliere da questa sconfitta che non è il caso né di lasciarsi andare né di sottovalutare mai l’avversario perché capita poi di offrire prestazioni al di sotto. Non credo, in linea di massima, che le sconfitte siano un bene però possono aumentare il livello della concentrazione”

Tornando al campionato, ora c’è il Genoa che ha già dimostrato di essere pericoloso con la sua qualità. Che partita può essere quella di domani? “Può essere una partita non facile perché il Genoa rispetto alla classifica che ha subisce pochissimi gol. È molto quadrata, gioca chiusa. Non sarà facile fare gol. Anche il Milan è una squadra molto compatta, quindi penso che non ci si possa aspettare una partita molto spettacolare ma una partita che si potrebbe sbloccare grazie agli episodi. Tuttavia, credo anche che i rossoneri possano riscuotersi per certi versi. Certo non è un avversario semplice perché da quando Ballardini è arrivato al Genoa, la squadra ha blindato la fase difensiva”

Il cambio di tecnico in corsa accomuna Milan e Genoa, cosa hanno portato alle due squadre i nuovi allenatori? Stabilità e concretezza. Gattuso viene citato soltanto per la grinta. In realtà ha dato alla sua squadra una grande disciplina, capacità di essere vicini, di aiutarsi e scelte logiche soprattutto. Il tecnico rossonero ha messo i giocatori nel ruolo in cui riescono ad esprimersi meglio e ha recuperato in fondo tutti i giocatori che erano deludenti, adesso gli manca soltanto Kalinic. Dall’altra parte, quando è arrivato Ballardini, il Genoa era a sei punti di distacco dalla salvezza. Quindi ha dovuto fare delle scelte ispirate alla concretezza e alla solidità della squadra. Soprattutto in trasferta, il Genoa è un animale difficile per chiunque. La cosa buona per il Milan è che i rossoblù sono piuttosto lontani dal pericolo retrocessione e quindi, forse, non saranno una squadra disperata e poco propensa a giocare al calcio”.

Ha parlato di Kalinic come ultimo giocatore da recuperare per Gattuso, Andrè Silva è stato quindi bocciato? “Diciamo che anche Andrè Silva è un giocatore che sicuramente non ha reso però Kalinic è uno che è sempre stato al confine tra titolarità e riserva, molto spesso è stato chiamato in causa. Quando questo è successo, rispetto al suo valore ha reso meno e credo che possa essere recuperato, infatti anche adesso si sta alternando con Cutrone. Io non penso che Andrè Silva sia definitivamente bocciato. Credo, però, che abbia bisogno di un’altra stagione: questa è stata una stagione d’approccio. Forse il meglio lo darà dalla prossima, in questa stagione, sicuramente, è stato deludente”.